Quando la scuola ospita la storia…
E’ sempre un bel momento quello in cui si dà notizia delle iniziative virtuose delle scuole E.I.P, ma a rendere speciale questa iniziativa dell’ IT Buonarroti di Frascati, è l’emozione che ho potuto cogliere nelle parole del preside Francesco Rovida mentre me lo raccontava.
Ho pensato che fosse uno dei preziosi momenti della professione di Dirigente Scolastico in cui si realizza un sogno a beneficio di tutta la Comunità educante. Non ci sono parole migliori che le sue per descriverlo.
Buona lettura a tutti!
Roberta Camarda
Incontro con l’autore (e anche qualcosa in più…)
Viola Ardone (e Vittorio Mignucci) al “Buonarroti” di Frascati
Ci sono incontri che sono doni da accogliere come sorprese nella vita. E noi, al “Buonarroti”, ne abbiamo avuto più di uno.
La scuola tutta si è attivata per accogliere l’evento, avvertendo, quasi inconsciamente, che ci sarebbe stato un regalo da questo incontro. C’è stato il dono della lettura di un romanzo, Il treno dei bambini edito da Einaudi. Scelto dai docenti di lettere come lettura condivisa per diverse classi dell’Istituto.
Una vicenda storica un po’ nascosta, un protagonista intrigante che cresce e si fa adulto, insieme alla lingua che utilizza per dare corpo alle sue idee, raccogliere le esperienze e dare loro nome e corpo.
C’è stato il dono del lavoro didattico con i docenti, per assaporare le parole, per consentire ai temi di emergere e diventare domanda per la vita quotidiana degli studenti, per comprendere come sia cambiata la vita dei bambini e delle bambine nel nostro Paese e per scoprire che accogliere l’altro non distrugge la vita, ma casomai la amplifica.
E poi l’incontro, programmato per venerdì 28 febbraio. Un’occasione per poter parlare davvero con una scrittrice e comprendere cosa vuol dire “scrivere” e “scrivere un romanzo”.
Viola Ardone è un’insegnante e si avverte tutta la sua passione nel comunicare con gli studenti, la voglia di spiegare e la capacità di far comprendere davvero. Come anche la generosità di stare vicino ai suoi lettori, scambiare una parola anche privata, firmare una copia del libro, con lo stupore nel conoscere tanti docenti che sono veri e propri “fan”.
La storia è diventata anche Storia, però, davanti ai nostri occhi.
Abbiamo potuto accogliere Vittorio da Genzano: 81 anni, una moglie dolcissima che lo accompagna con occhi innamorati. Nell’immediato dopoguerra Vittorio ha 7 anni, è orfano di padre e la madre sordomuta, come tante mamme, accoglie la proposta del Comune di poterlo affidare per un po’ di tempo ad una famiglia dell’Emilia Romagna.
Così Vittorio sale su quel “treno dei bambini” e va a conoscere la propria seconda famiglia che, come primo gesto, arcaico e generoso, gli consente semplicemente di mangiare.
Quando torna, non dimentica mai ciò che ha ricevuto e, incontrando per caso Viola Ardone e il suo romanzo, dopo oltre 60 anni, comincia a raccontare la sua esperienza, per tanti aspetti simile a quella di Amerigo, protagonista del romanzo. E, ripercorrendo la propria vita, ritrova il senso di una solidarietà ricevuta che ha sempre desiderato restituire agli altri.
Un racconto potente e un’esperienza emozionante per oltre 150 studenti del Buonarroti, per me Dirigente scolastico, per i docenti e per il Personale, che ci ha consentito di vivere il valore della Comunità che si riunisce attorno al racconto della vita che cresce.
Francesco Rovida