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Così non va!

Rapporto ASviS 2023: in Italia lo sviluppo sostenibile arretra e solo un profondo cambiamento delle politiche pubbliche può invertire questa tendenza


Si è svolta giovedì 19 ottobre presso la Sala dell’Acquario romano in Piazza Manfredo Fanti 47 a Roma la conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del Rapporto ASviS, lo studio dedicato dalla Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile all’analisi delle politiche e dei risultati ottenuti dal nostro Paese, nel quadro europeo, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 e assunti come impegno dall’Italia.

Il Rapporto 2023, grazie al contributo dei mille esperti ed esperte delle oltre 320 organizzazioni aderenti all’Alleanza, fornisce un quadro delle iniziative introdotte nel mondo, in Europa e in Italia a favore dello sviluppo sostenibile, permettendo di fare una valutazione ragionata a metà del percorso dell’Agenda 2030, individuando le aree che richiederanno interventi decisi, tramite proposte articolate dai Gruppi di lavoro dell’Alleanza.

Per consentire all’Italia di attuare l’Agenda 2030, firmata da 193 Paesi delle Nazioni unite, è necessario infatti modificare significativamente le politiche pubbliche, nazionali ed europee, le strategie del settore privato e i comportamenti individuali e collettivi. L’urgenza è dettata dalle numerose crisi, a partire dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, che hanno pesato negativamente sugli sforzi fatti dal 2015 a oggi.

A metà del percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, l’Italia mostra forti ritardi e rischia di non rispettare gli impegni assunti nel 2015 in sede Onu: rispetto al 2010, per otto dei 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs) si registrano contenuti miglioramenti, per sei la situazione è peggiorata e per tre è stabile. Guardando ai 33 Target valutabili con indicatori quantitativi, solo per otto si raggiungerà presumibilmente il valore fissato per il 2030, per quattordici sarà molto difficile o impossibile raggiungerlo, per nove si registrano andamenti contraddittori, per due la mancanza di dati impedisce di esprimere un giudizio. I ritardi accumulati potrebbero essere in parte recuperati, ma bisogna attuare con urgenza e incisività una serie di interventi e di riforme, come peraltro l’Italia si è impegnata a fare nel corso del Summit Onu del 18-19 settembre scorso. È ora di trasformare le promesse in atti concreti, ma il tempo a disposizione è molto limitato.

Nella settimana in cui andremo a celebrare le migliori proposte didattiche realizzate sul tema dell’Obettivo 16 dell’Agenda 2030, mettiamo a disposizione i documenti del Rapporto, con la fiducia che diventino strumento di lavoro didattico, oltre che occasione di iniziativa per le comunità scolastiche.

E’ (ancora) possibile educare alla pace?

Pensieri a margine del conflitto israelo-palestinese (e di tutti gli altri conflitti in corso)


Il 7 ottobre sarà un giorno impossibile da dimenticare e potrebbe essere un colpo durissimo assestato a chi, nella scuola, pensa di poter e voler raccontare la pace per educare alla pace.

In un intervento del 1934 per la Società delle Nazioni, rispondendo alla domanda che riportiamo nel titolo, Jean Piaget annotava: “L’educazione alla pace che si basa sulle relazioni internazionali reali e che si fonda sulla necessità che ognuno conosca le motivazioni e le prospettive dell’avversario è l’unico modo per avvicinarsi all’ideale desiderato, la “collaborazione pacifica”. Un tema che richiama, neppure troppo velatamente, il significato profondo di due tra i Principi universali di Educazione civica posti da Jacques Muhlethaler alle origini della nostra Associazione:

La scuola apre a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca.

La scuola educa alla tolleranza, qualità che permette di accettare, negli altri, sentimenti, maniere di pensare e di agire, diversi dai propri.

Le immagini e le parole di terrore che scorrono sui nostri schermi e arrivano forti alle nostre orecchie rischiano di far tremare questa speranza, che dovrebbe animare qualsiasi discorso sulla pace.

Per questa ragione, abbiamo fatto nostri e li condividiamo per il lavoro individuale o condiviso di studenti e docenti, alcuni spunti.

Women Wage Peace

L’attività di organizzazioni di madri israeliane e palestinesi che, insieme, provano a costruire un futuro di pace:
https://www.womenwagepeace.org.il/en/


Una testimonianza di Edith Bruck sul tema della pace e dell’odio, raccolta da Vatican News nel febbraio 2022, che riporta parole analoghe a quelle riportate qui sotto e ripetute nei giorni scorsi al quotidiano La Repubblica.

Valentina Ruggeri: Un consiglio che ti senti di dare a noi giovani?
Edith Bruck: Ribellatevi, protestate, urlate e non state mai zitti di fronte a un torto, a chiunque capiti; che sia nero, bianco, giallo, ebreo, musulmano. Rispettate il prossimo, accettate quello che è e rispettate quello che crede. Non odiate mai nessuno perché dall’odio nasce l’odio. Dal male nasce il male. La vendetta è la cosa peggiore che ci sia. Credo che bisogna rispettare il diritto, accettare la non verità non assoluta di tutti.

(Edith Bruck et Valentina Ruggeri, «Intervista a Edith Bruck, di Valentina Ruggeri», Laboratoire italien [En ligne], 24 | 2020, mis en ligne le 03 juin 2020, consulté le 12 octobre 2023. URL : http://journals.openedition.org/laboratoireitalien/4731 ; DOI : https://doi.org/10.4000/laboratoireitalien.4731)


Uno strumento per il lavoro sui diritti umani, con una sezione specifica anche online in italiano, sul tema della guerra e del terrorismo: https://www.coe.int/it/web/compass/war-and-terrorism


Il discorso completo di Jean Piaget sull’educazione alla pace.


Una guida dell’UNESCO rivolta agli insegnanti per attività di prevenzione dell’estremismo violento

Concorso Nazionale EIP Italia – Prima cerimonia di premiazione

Mercoledì 25 ottobre la prima cerimonia del 51° Concorso Nazionale presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma


Si terrà il prossimo mercoledì 25 ottobre dalle ore 9.30 la prima Cerimonia di premiazione della 51° edizione del Concorso Nazionale EIP Italia, dedicato all’obiettivo 16 dell’Agenda ONU 2030 Pace, giustizia e istituzioni solide.
Le candidature sono state inviate da oltre cento scuole da quasi tutte le regioni italiane, grazie al lavoro svolto nell’anno scolastico 2022-2023 da studenti e docenti.
La Giuria paritetica (MIM – EIP Italia) ha selezionato i vincitori dei Premi Nazionali e Regionali, una parte dei quali saranno premiati presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II” a Roma, mentre una seconda cerimonia è prevista per sabato 18 novembre presso l’Aula Magna dell’Università LUMSA di Roma.

Di seguito l’elenco delle scuole che saranno premiate mercoledì 25 ottobre:

Premio Internazionale “E.I.P. Jacques Műhlethaler”
PREMI REGIONALI
Istituto Comprensivo “Annalena Tonelli” – Forlì
Istituto Comprensivo “Trento 5” – Trento
Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” – Villa Vomano (TE)
Istituto Comprensivo “Omero Mazzini” – Pomigliano D’Arco (NA)

Trofeo Nazionale “E.I.P. Guido Graziani”
Istituto di Istruzione Superiore “Ferdinando Galiani” – Napoli

Premio Nazionale “E.I.P. Marisa Romano Losi
CISS Centro incontri stampa scuola”
PREMIO NAZIONALE SEZIONE VIDEO
Istituto di Istruzione Superiore “Fazello” – Agrigento
PREMI REGIONALI
Istituto di Istruzione Superiore “Via Gramsci” – Valmontone (RM)
Istituto di Istruzione Superiore “Laeng – Meucci” – Osimo (AN)

Premio Nazionale “E.I.P. FIDIA”
Primo premio: Istituto di Istruzione Superiore “Bonaventura Secusio” – Caltagirone (CT)
Secondo premio: Istituto Comprensivo “Budrio” – Budrio (BO)
Terzo premio: Istituto Comprensivo “Villa Estense” – Villa Estense (PD)
Menzione speciale: Istituto Comprensivo “Leopoldo Montini” – Campobasso
Menzione speciale: Istituto Comprensivo “Lentini” – Lauria (PZ)

Premio Nazionale “E.I.P. Il Teatro nella Storia”
Istituto Comprensivo “Baracca – Vittorio Emanuele II” – Napoli

Premio Nazionale “E.I.P. Musica giovane”
SEZIONE CORO
Primo premio: Liceo Classico “F. Maurolico” – Messina
Menzione speciale: Istituto Comprensivo “Via del Calice” – Roma
SEZIONE STRUMENTO
Primo premio: Istituto Comprensivo “Monaco – Fermi” – Oria (BR)
Menzione speciale: Liceo Musicale “Galileo Galilei” – Civitavecchia (RM)
SEZIONE INNO
Primo premio: Istituto Comprensivo “Sacchetti Sassetti” – Alatri (FR)
Menzione speciale: Istituto Comprensivo “J.F. Kennedy” – Cusano Mutri (BN)

Premio nazionale “E.I.P. Salvo d’Acquisto – I ricordi della memoria”
PREMI REGIONALI
Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” – Villa Vomano (TE)
Liceo Scientifico-Linguistico-Coreutico “Da Vinci” – Bisceglie (BA)

Premio nazionale “E.I.P. Luigi Petacciato – Sicurezza a scuola”
Istituto Comprensivo “Claudio Abbado” – Roma

Premio Nazionale “Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni solide”
PRIMO PREMIO NAZIONALE
Liceo delle arti “F. Depero” – Rovereto (TN) classe 3C
PREMI REGIONALI
Istituto “San Giuseppe al Casaletto” – Roma
Istituto Comprensivo “Casanova – Costantinopoli” – Napoli
Istituto Omnicomprensivo “Raffaele Capriglione” – Santa Croce di Magliano (CB)

Premio “EIP Michele Cossu e Valerio Castiello – Poesia giovane”
Istituto Comprensivo “Omero Mazzini” – Pomigliano D’Arco (NA)
Istituto “San Giuseppe al Casaletto” – Roma
Istituto Comprensivo “J.F. Kennedy” – Cusano Mutri (BN)
Istituto di Istruzione Superiore “Via dei Papareschi” – Roma
Istituto Comprensivo “Casanova – Costantinopoli” – Napoli

Premio speciale “Migliori esperienze di Educazione civica”
ai sensi della Legge 92/2019, articolo 10
al progetto “Il sentiero del filosofo”
dell’Istituto di Istruzione Superiore “Via dei Papareschi” di Roma

Prix International “Jacques Mühlethaler” 2023 pour la Paix et les droits de l’homme
a Elio Pecora, pour son engagement humain et culturel dans la dissémination de la poésie comme instrument de paix à l’école

Menzione d’onore
al prof. Franco Mollica, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Casanova – Costantinopoli” di Napoli, per la promozione delle attività di Educazione civica secondo lo spirito dei Principi universali di EIP Italia

Giornata Internazionale per la riduzione dei disastri naturali

Si celebra il 13 ottobre su iniziativa dell’ONU


Il 13 ottobre ricorre la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri ambientali. La celebrazione, istituita dall’ONU nel 1989, si propone di porre l’accento sull’importanza di contenere i rischi dovuti proprio alle catastrofi naturali e mira a sensibilizzare la popolazione sugli effetti dei fenomeni estremi, sempre più diffusi in tutto il mondo.
Le catastrofi dovute a terremoti, frane, siccità, alluvioni, tsunami, uragani a cui assistiamo con sempre crescente intensità e con maggiore frequenza, per alcuni di questi, sono accentuati dai cambiamenti climatici, processi legati, almeno in parte, ad azioni antropiche quali la deforestazione e l’emissione in atmosfera di gas climalteranti.

Video di ISPRA per l’edizione 2022

In questo contesto, la settimana dal 9 al 15 ottobre 2023 è dedicata alla Protezione civile con l’obiettivo di “sensibilizzare i cittadini sui temi di protezione civile, per un approccio consapevole al territorio che tenga conto anche delle nuove sfide globali poste dai cambiamenti climatici. Un cittadino consapevole, infatti, è un cittadino capace di scegliere, in grado di adottare comportamenti corretti per la riduzione dei rischi e la salvaguardia dell’ambiente.
Cliccando sull’immagine è possibile accedere all’elenco di tutti gli eventi in programma.

Mettiamo a disposizione di docenti e dirigenti due strumenti utili nel tempo per affrontare queste tematiche:
– un Manuale pubblicato dal Dipartimento di Protezione civile per la realizzazione di percorsi sulle “nozioni di protezione civile” previsti dalla Legge 92/2019 nell’ambito dell’Insegnamento di educazione civica;
– l’esortazione apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, pubblicata il 4 ottobre 2023 e dedicata ad una seria, franca e diretta disanima di quanto non stiamo facendo per contenere e affrontare il cambiamento climatico.

Aggiornamento documenti strategici della scuola

Nota MIM 31023/2023


Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione ha pubblicato l’annuale nota con cui indica alle scuole le modalità di aggiornamento dei documenti strategici.

Quello che si è avviato è il primo anno scolastico del nuovo triennio del Sistema nazionale di valutazione e si tratta, dunque, di possibili revisioni di quanto progettato dalle scuole entro il mese di ottobre 2022 per il triennio 2023-2026, con riferimento agli elementi di novità normativa o di significativo cambiamento di contesto.

In relazione al Rapporto di autovalutazione, punto di partenza nel ciclo di autovalutazione, le scuole possono effettuare aggiornamenti sia delle analisi valutative che dei conseguenti traguardi e obiettivi “solo se necessario ed in presenza di cambiamenti significativi”.

La revisione annuale del Piano triennale dell’offerta formativa deve necessariamente partire dall’analisi di percorsi e azioni messe in atto nel precedente anno scolastico per verificare il raggiungimento progressivo degli obiettivi.
Inoltre, una serie di aggiornamenti normativi e azioni di progettazione, successivi alla definizione del PTOF triennale effettuata tra settembre e dicembre 2022 e costituenti una parte molto significativa dell’attività progettuale e organizzativa delle scuole, devono essere integrate e rese esplicite nei documenti strategici.
In particolare si tratta di:
– descrivere le azioni di orientamento progettate sulla base delle Linee guida, anche con riferimento alle nuove figure di tutor e orientatore, che vanno ad aggiornare organigramma e funzionigramma;
– integrare in modo specifico le azioni di sistema correlate alla Missione 4 del PNRR;
– prevedere spazi di aggiornamento relativi alla pubblicazione delle Linee guida per l’insegnamento delle STEM, all’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale e delle Linee guida per l’Insegnamento trasversale di Educazione civica.

Le funzioni informatiche sono disponibili dal 26 settembre e fino all’avvio delle iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025.


Di seguito la lezione del dirigente scolastico Ottavio Fattorini sull’allineamento dei documenti strategici nell’ambito del Master di II livello Governance strategica delle istituzioni scolastiche.
Se vuoi maggiori informazioni clicca qui.

Il valore educativo dell’attività sportiva

Approvata in modo definitivo il disegno di legge costituzionale n. 715-B che inserisce lo sport in Costituzione.


Con la definitiva approvazione da parte della Camera dei deputati in data 20 settembre 2023, viene inserito un ulteriore comma all’articolo 33 della nostra Costituzione:
“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme“.

L’Associazione EIP Italia Scuola Strumento di Pace fin dalla sua fondazione in Italia, nel 1972, per opera di Guido Graziani, sportivo e pedagogista che aveva studiato in America, grazie ad una borsa di studio all’Università di Springfield, pedagogia ed educazione fisica, ha mantenuto una grande attenzione alla dimensione educative dello sport.
Tornato in Italia, Graziani tradusse in italiano le regole del Basket, Soft-ball, Base-ball e, divenuto presidente e direttore delle attività sportive dell’YMCA Italia, fondò la nostra Associazione, la cui mission individuò proprio “nello sport come strumento di pace”. L’Associazione negli anni, attraverso progetti mirati e una Sezione del Concorso Nazionale ha promosso nelle scuole di ogni ordine e grado la pratica sportiva come elemento formativo nella crescita e nello sviluppo dei giovani.
Lo sport è inteso:
– come strumento di educazione alla salute e alla convivenza civile;
– come impegno al dialogo e alla non violenza;
– come partecipazione ad eventi e manifestazioni di solidarietà;
– come ruolo importante nel processo educativo e formativo dei giovani;
– come un momento ineludibile nel percorso di ricerca che gli adulti intraprendono per aiutare, orientare, sostenere i ragazzi nelle prime “fatiche del vivere”;
– come un vettore di cultura attraverso la pratica sul campo dei linguaggi e dei simboli: dalla socializzazione alla coscienza di sé rispetto agli altri;
– come impegno programmatico delle varie componenti che gravitano nel mondo dello sport: dal Governo nazionale, al CONI, agli enti locali e a tutti coloro che, a vario titolo, promuovono lo sport, di valorizzare il rispetto del principio di legalità enunciato nelle regole sportive del “fair play”.

Modifiche ai modelli nazionali di PEI ai sensi del DI 153/2023

Pubblichiamo la registrazione e i materiali relativi al webinar del 15 settembre


Nel pomeriggio del 15 settembre circa 600 docenti e dirigenti hanno partecipato ai due webinar proposti da EIP Italia per conoscere più da vicino le novità introdotte dal Decreto Interministeriale 153/2023 ai modelli nazionali di PEI.

Pubblichiamo ampi stralci del webinar, con gli interventi dei dirigenti Francesco Rovida, Vincenzo Lifranchi e Ottavio Fattorini, con la conclusione della presidente EIP Anna Paola Tantucci


Per chi desidera, sono a disposizione le slide utilizzate dal dirigente Francesco Rovida e dalla presidente Anna Paola Tantucci


Al termine dei webinar abbiamo raccolto alcuni quesiti. Di seguito una selezione di risposte:


Dal 20 settembre potete trovare il primo volume della collana SCHOLA, nato dalla collaborazione tra EIP Italia e Hoepli editore, dedicato al tema dell’inclusione scolastica e aggiornato ai contenuti del Decreto Interministeriale 153/2023

Uno sguardo sull’istruzione in Italia

Pubblicato il rapporto Education at a glance 2023


Rendiamo disponibile la nota in lingua italiana che fornisce una panoramica delle caratteristiche chiave del sistema di istruzione in Italia, basandosi sui dati della pubblicazione “Uno sguardo sull’istruzione 2023”. In linea con il tema affrontato dall’edizione di quest’anno, essa pone l’accento sull’Istruzione e Formazione Professionale (IFP), pur coprendo anche altri ambiti del sistema di istruzione. I dati contenuti nella presente Nota si riferiscono all’ultimo anno disponibile.

Per tutte le informazioni è possibile fare riferimento a:
https://www.oecd-ilibrary.org/education/education-at-a-glance-2023_e13bef63-en

Ripensare la scuola oltre l’intelligenza artificiale

Il Convegno svolto alla LUMSA lo scorso 6 settembre, in un articolo su TUTTOSCUOLA


E’ possibile ripensare alla professionalità docente oltre l’intelligenza artificiale? Quali prospettive, quali sfide e cambiamenti attendono i docenti nell’imminenza del nuovo anno scolastico? Se ne è parlato in un convegno tenutosi mercoledì 6 settembre presso l’Aula Giubileo della Università Lumsa di Roma, coordinato dal dirigente scolastico Francesco Rovida, responsabile della formazione di EIP Italia.

leggi l’articolo completo su tuttoscuola.com

“Aprire a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca”

Pensieri per l’avvio dell’anno scolastico


Dopo l’avvio dato nella Provincia autonoma di Bolzano lo scorso 5 settembre, nel corso della settimana che si avvia dal giorno 11 settembre, riprenderà a suonare la campanella in tutte le scuole del nostro Paese: un suono di consolante e rassicurante ripresa dell’attività, una sorta di vero “capodanno” che accompagna la vita di tutti.

1 settembre – inizio delle scuole in Ucraina


Il “contesto” che viviamo dal punto di vista dell’organizzazione e della politica scolastica porta con sé alcuni aspetti di novità, che attendono di poter diventare innovazione:

  • introduzione della figura del docente tutor e del docente orientatore negli ultimi tre anni del secondo ciclo;
  • avvio degli acquisti e dei lavori relativi alla realizzazione del Piano Scuola 4.0;
  • presentazione del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale;
  • aggiornamento delle modalità di redazione del PEI (Decreto Interministeriale 153/2023);
  • riforma del sistema di abilitazione per i futuri docenti della scuola secondaria;
  • termine del triennio di sperimentazione delle Linee guida per l’Insegnamento trasversale di educazione civica, che dovrebbe portare ad una nuova stesura delle stesse;
  • entrata in vigore dell’ipotesi di CCNL 2019/2021.

In generale, però, il clima di questo periodo risente

  • di un tempo di guerra a cui ci siamo, purtroppo, abituati;
  • dell’ambivalenza tra timori per il cambiamento climatico ormai conclamato e fatica a riconoscere e mettere in atto comportamenti virtuosi di transizione ecologica effettiva (a partire dalle nostra aule e dalle nostre sale docenti);
  • della diffusione di fenomeni violenti che vedono come protagonisti i nostri studenti (anche quelli che abbiamo “perso per strada”).

Elementi che ci portano a riconoscere che il “suono della campanella” è un ricordo di speranza e il richiamo alla narrazione della bellezza per “aprire a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca” come ricorda il secondo dei Principi universali di Educazione civica.

Un suono che, in alcune parti del nostro mondo è un desiderio non ancora realizzabile come sanno bene le donne afgane che cercano di resistere nella difesa del loro diritto all’istruzione.

Ascolta l’intervista alla giornalista Lucia Capizzi del quotidiano “Avvenire”, curatrice di un progetto di sostegno a una scuola clandestina, presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia.

In fondo, basterebbe ricordarci che, in fondo, il cielo è di tutti.

Buon anno scolastico

Anna Paola Tantucci
Presidente Nazionale EIP Italia