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Modifiche ai modelli nazionali di PEI (DI 153/2023) – un webinar di informazione e confronto

L’atteso Decreto di modifica dei modelli nazionali di PEI è stato pubblicato il 6 settembre.


A scrivere un ulteriore passaggio nell’applicazione del Decreto legislativo 66/2017 ci ha pensato il Decreto interministeriale 153/2023, Disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182, recante: «Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66».

Con le sue (poche? tante? parziali? significative?) correzioni a quanto fin qui previsto, offre alle scuole nuovi modelli nazionali e indicazioni di lavoro, che vanno subito applicate nella formale nomina del GLO e nella predisposizione del Piano educativo individualizzato.

Mettiamo a disposizione in allegato il testo integrato con alcune annotazioni e ne parleremo in un apposito incontro di approfondimento insieme ai dirigenti scolastici del think thank “Dirigenti insieme per una dirigenza umanistica il giorno

venerdì 15 settembre

per offrire indicazioni di lettura del Decreto e strategie di azione per dirigenti, referenti per l’inclusione e docenti, con uno sguardo critico, sereno, disincantato e volto al merito delle questioni, nella prospettiva della dirigenza umanistica®.

Le iscrizioni ai due webinar sono chiuse per raggiunto limite delle iscrizioni.

Potete continuare a consultare il nostro sito per eventuali aggiornamenti.


Alessia Lo Bosco


Dirigente scolastico dal 1 settembre 2019, attualmente in servizio presso il Servizio ispettivo dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio.

Dopo gli studi in Fisica, con specializzazione in Fisica sanitaria e dottorato di ricerca in Fisica presso le Università di Roma, ha ricoperto il ruolo di Dirigente sanitario fisico presso il Policlinico “Umberto I” di Roma, svolgendo attività didattica presso la Facoltà di Medicina dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Membro effettivo, quale Esperto designato dall’ex Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, presso le Commissioni Tecniche, Ispettorato Nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.

Iscritta nell’Elenco nazionale dei componenti degli Organismi Indipendenti di Valutazione della performance (OIV) fascia professionale 2. presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.

Svolge attività di formazione universitaria presso il Corso di Specializzazione alle Attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità (TFA di sostegno) presso l’Università di Roma “Unicamillus”, sui temi della pedagogia della relazione d’aiuto e didattica speciale (codici del linguaggio logico e matematico).

Ha accompagnato la propria formazione didattica con esperienze continuative e di ricerca-azione conseguendo il Master in “Organizzazione e Gestione delle Istituzioni Scolastiche in Contesti Multiculturali”.
Si interessa di normativa scolastica, orientamento educativo, robotica, processi di innovazione didattica e digitale, gestione della classe e dinamiche relazionali ed interculturali con alunni con Bisogni Educativi Speciali, inclusione sociale, prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo, cyberbullismo e discriminazioni, svolgendo attività di formatrice.

Ha curato la pubblicazione del volume La valorizzazione della scuola come realtà multietnica e multiculturale a partire da una ricerca-azione condotta nell’Istituto Comprensivo “Gigi Proietti” di Roma al fine di sostenere una condivisione ampia dei temi dell’accoglienza e dell’integrazione, favorendo una sistematizzazione delle esperienze.

Silvana Antonia Sasanelli


Dirigente Scolastica, Pedagogista, Esperta in processi formativi dal 1998 ho maturato esperienze in ambito universitario e aziendale e in tutti i gradi scolastici dalla scuola dell’infanzia alla secondaria superiore, curando progettazione, docenza, valutazione e formazione dei docenti.
Amo l’insegnamento e la formazione per la loro irriducibile reciprocità, ispirata dalla metafora batesoniana “Il fiume modella le sponde, le sponde guidano il fiume”.
Pratico l’apprendimento cooperativo e fondo il mio lavoro e la mia ricerca sulla matrice ecologica e socio – costruttivista.

Sono membro dell’Associazione “EIP Italia” (ente di formazione accreditato MIUR ex D.M. 170/2016, con Protocollo d’ Intesa pluriennale con il MIUR ora MIM) con compiti di formazione e delega per la Regione Puglia. Sono altresì membro e formatrice in seno a: Dirigenti Insieme – Per una Dirigenza Umanistica, ADI (Associazione Docenti e Dirigenti Italiani, ente accreditato), SD – Solo Dirigenti, Centro Freccia (Formazione, Ricerca, Educazione) e membro del gruppo nazionale di Supporter volontari del programma “Fuoriclasse in movimento contro la dispersione scolastica” di Save The Children.

Sono stata docente nella prima edizione del Master di II Livello presso Università LUMSA in «Governance strategica delle istituzioni scolastiche».
Coordino e svolgo attività di formazione e accompagnamento di docenti e dirigenti scolastici riguardo a diversi aspetti della governance scolastica e dell’innovazione; mi occupo altresì di progettazione e formazione relative a: rapporto tra ambienti di apprendimento e successo formativo, realizzazione del sistema integrato 0-6, inclusione sociale, sperimentazioni metodologiche, valutazione formativa, co-progettazione partecipata e su alcuni di questi temi ho contribuito a riflessioni e scambi di buone pratiche in contesti interistituzionali e internazionali.

Promuovere l’educazione ai diritti umani con COMPASS


“L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali” (Dichiarazione universale dei diritti umani, articolo 26).

“COMPASS è diventato un manuale di riferimento per le molte persone coinvolte in attività giovanili basate su valori e sull’educazione non formale. E’ attualmente disponibile in più di 30 lingue, dall’arabo e il giapponese all’islandese e al basco. In alcuni paesi è diventato parte del materiale per l’educazione ai diritti umani, mentre in altri paesi non è riconosciuto come tale. Le avventure di Compass in Europa spesso sono lo specchio della contrastata realtà dell’educazione ai diritti umani: promossa in alcuni contesti e combattuta in altri, apprezzata da alcuni e disonorata da altri.
Il successo di Compass è stato seguito da quello del suo fratello più piccolo, Compasito – il manuale per l’educazione ai diritti umani per i bambini e le bambine. Entrambe le pubblicazioni supportano l’attuazione della Carta sull’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa” (dal sito web: https://www.coe.int/it/web/compass/home).

Il percorso di formazione, rivolto a tutti i docenti, si propone di promuovere e rinforzare l’educazione ai diritti umani attraverso un laboratorio di buone pratiche condiviso.

Dirigenza umanistica: ragione e sentimento per la governance strategica delle istituzioni scolastiche


La dirigenza scolastica italiana si caratterizza come governance atipica che, nel garantire una “direzione unitaria” volta al miglioramento degli esiti, deve coniugare compiti e responsabilità normative e amministrative, con l’esercizio di una leadership che passa per leve strategiche indirette e poco gerarchizzate, in una organizzazione complessa con indefinite variabili, spesso incontrollabili.

Ecco, dunque l’approdo a strategie di governance che portino ad operatività la cifra pedagogico-culturale della “dirigenza umanistica”, in cui le competenze tecniche e professionali si esprimano attraverso una consapevole scelta di leadership innovativa e slancio etico, per realizzare nuovi modelli di scuola volti al benessere delle persone, nel spirito del migliore servizio civile.

Partendo da una visione “olistica” della scuola, che reinterpreta il concetto del “digitale”, si prenderà quale “pretesto” didattico-laboratoriale il paradigma delle scuole Modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento), come espressione di un’innovazione ineludibilmente corale e pervasiva che saggia le competenze di una “governance” che si riconosca come “umanistica”.

Sfide per la professionalità docente… oltre l’intelligenza artificiale

Mercoledì 6 settembre dalle ore 16.00 un importante Convegno di studio in collaborazione tra EIP Italia, LUMSA, Dirigenti insieme e TUTTOSCUOLA


L’avvio di un nuovo anno scolastico è l’occasione per una riflessione ed un confronto sui temi fondanti l’attività educativa e sulla preparazione di docenti e dirigenti alle sfide professionali che si profilano oggi, immaginando quelle che dovranno affrontare i cittadini del futuro.

L’introduzione pervasiva delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale propone alla scuola istanze di carattere metodologico e antropologico che richiedono un ripensamento della funzione insegnante, proprio per continuare ad assolvere al compito di elaborazione culturale e di garanzia di uguali opportunità per gli studenti.

Accettare le sfide dell’innovazione didattico-metodologica significa valorizzarne correttamente il potenziale e al contempo affrontare le istanze etiche alla base di una istruzione “indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali” (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, articolo 26).

Per raccogliere queste sfide è necessario un investimento consapevole e strategico sulla formazione iniziale e continua dei docenti e dei dirigenti per guardare a nuove forme di esercizio professionale delle competenze disciplinari, metodologico-didattiche, psicopedagogiche e di orientamento, nonché di quelle organizzativo-relazionali, funzionali ai processi di governance delle istituzioni scolastiche, improntate al costrutto di “dirigenza umanistica” ®. 

A parlarne Francesco Bonini, Paola Frassinetti, Anna Paola Tantucci, Rocco Pezzimenti, Patrizia Bertini Malgarini, Maria Cinque, Maurizio Gentile, Ottavio Fattorini, Agata Gueli, Daniele Barca, Giovanni Vinciguerra.

Con la partecipazione di Edoardo Camurri, intervistato sul tema La scuola e le sfide dei nuovi #maestri.

Il Convegno si svolgerà mercoledì 6 settembre 2023 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 presso l’Aula Giubileo della LUMSA, in via di Porta Castello 44 a Roma e sarà trasmesso in streaming da TUTTOSCUOLA.

EIP Italia è un Ente di formazione accreditato ai sensi della Direttiva 170/2016.
Pertanto, per la partecipazione al Convegno è possibile fruire dei permessi previsti ai sensi dell’articolo 64 del CCNL 2006/2009.

Per iscriversi è necessario compilare il seguente modulo.

Per seguire la diretta in modalità webinar tramite TUTTOSCUOLA è necessario effettuare la richiesta a questo link.


Un nuovo orizzonte per la scuola italiana: la dirigenza umanistica tra teoria e prassi

Convegno di Studio nell’ambito del Master di II livello Governance strategica delle Istituzioni scolastiche

Partecipazione in presenza e in modalità webinar


LUMSA Master School, EIP Italia Scuola strumento di pace e Editoriale TUTTOSCUOLA presentano il Convegno di studio “Un nuovo orizzonte per la scuola italiana: la dirigenza umanistica tra teoria e prassi”, che si svolgerà il prossimo lunedì 6 marzo dalle ore 9.30 presso la sede LUMSA di Borgo Sant’Angelo 13 a Roma.

Ad introdurre i lavori sarà il Magnifico Rettore della LUMSA, Prof. Francesco Bonini, insieme ai due condirettori del Master, Prof. Rocco Pezzimenti e Prof. Anna Paola Tantucci ed è previsto un intervento della Dr. Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di Istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il Convegno si svolge nell’ambito del percorso formativo del Master di II livello “Governance strategica delle istituzioni scolastiche” che è rivolto a docenti, dirigenti e a coloro che decidono di impegnarsi in modo operoso e attivo nella vita della propria comunità educante (staff, funzioni strumentali, referenti, coordinatori, middle management in generale). 

Il Master si propone, infatti, di formare le alte professionalità coinvolte nella gestione delle istituzioni scolastiche, articolando la  proposta formativa lungo le direttrici della gestione e della governance dei processi didattico-organizzativi ed è sviluppato nella prospettiva della “Dirigenza umanistica”, il cui costrutto verrà indagato al Convegno del 6 marzo. 

Il percorso formativo è volto a promuovere una piena consapevolezza professionale e umana, fornendo le competenze tecniche per una piena padronanza della gestione organizzava con un’attenzione esplicita alle relazioni educative, alle persone, alla valutazione di ogni questione nel merito, affinché la scelta consapevole e il coraggio professionale siano finalizzati ad esprimere lo spirito di servizio civile di chi lavora per il futuro del Paese.

Nel corso del Convegno sarà illustrato dall’ideatore Prof. Ottavio Fattorini, dirigente tecnico presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il quadro dei valori della “Dirigenza umanistica”, volto  caratterizzazione del clima della comunità scolastica per ottimizzare i benefici delle varie componenti della comunità educante (studenti, insegnanti, Personale ATA, famiglie, territorio).

Il Convegno sarà arricchito dalla presentazione di due ricerche sul ruolo del dirigente scolastico: una commissionata dalla Fondazione Agnelli al Prof. Massimo Cerulo, professore ordinario di Sociologia dell’Università “Federico II” di Napoli, sul dirigente “equilibrista di Stato”; l’altra, promossa dall’Istituto “Vera Lombardi” di Napoli, su un tema inedito e di grande attualità, la difficile via per le donne nella dirigenza (Cambia la scuola se la dirigente è donna?).

I contributi scientifici e le riflessioni sul ruolo del dirigente saranno proposti dal Prof. Antonio Cocozza, professore ordinario di Sociologia dei processi economici, del lavoro e delle organizzazioni e studioso del “sistema scuola”, del ruolo del dirigente scolastico e della leadership educativa, dalla Dr. Maria Pia Bucchioni, già Direttore generale della formazione Regione Lazio, insieme a docenti dell’Università LUMSA e dirigenti di EIP Italia, con il contributo del direttore di TUTTOSCUOLA, Dr. Giovanni Vinciguerra.


Per informazioni: eipformazione.1972@gmail.com

EIP Italia Scuola strumento di pace è un Ente di formazione accreditato per la formazione del personale scolastico ai sensi della Direttiva 170/2016 e ha firmato un pluriennale Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Istruzione.
Per partecipare al Convegno è possibile fruire degli appositi permessi per la partecipazione alle attività di formazione promosse da Enti accreditati, ai sensi dell’articolo 64 del CCNL 2006/2009.
Per iscriversi e partecipare in presenza è necessario compilare il modulo: https://forms.gle/hhxWmZWYDea3n6rW9 


L’evento sarà trasmesso in modalità webinar da TUTTOSCUOLA
per iscriversi e partecipare a distanza è necessario compilare il modulo:
https://register.gotowebinar.com/rt/5403808709087788885


Teoria e prassi per la governance della scuola del futuro – TERZA EDIZIONE

Corso di formazione e crescita professionale in preparazione al Concorso regionale per dirigente scolastico


EIP Italia Scuola strumento di pace, storico Ente di formazione accreditato ai sensi della Direttiva Ministeriale 170/2016 e con pluriennale Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Istruzione, organizza la terza edizione del percorso di formazione e crescita personale, orientato al superamento del prossimo Concorso per dirigente scolastico.

I PUNTI DI FORZA DEL CORSO SONO: 

Format metodologico-didattico efficace e sperimentato con successo in occasione del precedente concorso, con alte percentuali di promozione alle diverse prove e di punteggio complessivi nella graduatoria finale.

Taglio pratico-operativo basato sugli studi di caso, ispirato ai modelli del Problem-based learning (Barrows e Tamblyn,1980) e dell’apprendimento trialogico di impronta nordeuropea (K. Hakkarainen – Ligorio, Sansone e Cesareni, 2018), che garantisce apprendimenti significativi, rispondenti alle esigenze concorsuali. 

Costruzione progressiva di una comunità di pratica come strumento operativo ed efficiente di supporto nel percorso di apprendimento, per affrontare con sicurezza e competenza la prova concorsuale.

Il “coraggio dell’essenziale”, cioè la proposta di tutto e solo ciò che sarà funzionale a superare la prova concorsuale, evitando logiche additive che riversano sul discente una mole non gestibile di materiale di studio, con esiti inefficaci se non dannosi.

Significatività degli apprendimenti partire dall’esperienza, finalizzati all’acquisizione di terminologia, punto di vista, logica e forma mentis, teorica e operativa, del Dirigente scolastico.

Per partecipare agli incontri è possibile fruire degli appositi permessi ai sensi dell’articolo 64 del CCNL 2006/2009, per la partecipazione alle attività di formazione promosse da Enti accreditati. 

PROGRAMMA DEI MODULI

Il corso prevede complessivamente 50 ore ed è articolato in 10 moduli formativi che riprendono tutti gli aspetti del Regolamento, funzionali ad affrontare con successo le varie prove concorsuali. 

Ogni modulo si caratterizza per una sequenza didattica che: parte da studi di caso concreti, prosegue con una prolusione di inquadramento su ciascuna tematica, a cura dei formatori EIP Italia, cui segue una parte laboratoriale con assegnazione dei relativi studi di caso per l’elaborazione autonoma e successiva analisi e condivisione degli elaborati validati.  

Sono previste, inoltre, 2 sessioni di simulazione e verifica (computer based) sul modello della prova concorsuale.

IL CORSO IN SINTESI

10 incontri formativi di 2,5 ore25 ore
Esercitazioni autonome su studi di caso10 ore
Approfondimenti tematici (webinar registrati)10 ore
2 incontri di simulazione e verifica di 2,5 ore5 ore

QUANDO E DOVE

Gli incontri formativi si terranno a partire dal mese di maggio in modalità “a distanza”, attraverso la piattaforma Google Meet.

Costi e iscrizioni

Per chiedere l’iscrizione è necessario compilare il seguente modulo:

https://forms.gle/WKKoKjCUqneCgH2L9

Il costo per la partecipazione è fissato in € 295,00

Modalità di pagamento:

Sarà possibile pagare la quota di iscrizione con bonifico o con Carta del docente.

La terza edizione del corso sarà attivata con un minimo di 25 partecipanti e fino al raggiungimento dei posti disponibili.

I nostri conti quotidiani

Riflessioni intorno all’educazione finanziaria


“Storie di tutti i giorni”

Dolci favole gustose, tovaglia rossa scintillante e spumante pronto per timbrare l’allegria; e poi, ancora, regali sotto l’albero, vacanza alla scoperta dei mercatini e delle tradizioni: la preparazione delle feste natalizie può essere interpretata quale autentica storytelling sulla programmazione, pianificazione e gestione del denaro nel tempo.

Simili modo, si atteggia la conduzione dell’intera casa e della famiglia, che rappresenta, quindi, in scala il funzionamento dell’economia: i conti della “massaia”: cosa acquistare, perché acquistare, quanto spendere in rapporto a quanto si ha a disposizione. L’etimologia del vocabolo “Economia” riporta alla lingua greca antica, tramite l’unione di due termini: “oikòs”, che significa “casa” e nomìa, che si indentifica con “legge” (1): economia, pertanto, equivale a “legge della casa”, esplicitata  come amministrazione, organizzazione e pianificazione.

La teleologia delle scelte economiche all’interno della casa è rappresentata dal conseguimento del maggior livello di benessere raggiungibile per la famiglia, soddisfacendone i bisogni nel presente, in primis quelli primari (mangiare e bere, lavarsi, vestirsi), con un occhio proiettato anche ai bisogni futuri; tutto questo mediante un utilizzo “ponderato” delle risorse finanziarie, i c.d. “mezzi” a disposizione. 

Mutatis mutandis, l’economia degli altri soggetti (es. le imprese), ricalca il comportamento della famiglia.

Considerata la rilevanza delle scelte, è irrinunciabile prendere le decisioni in campo economico consapevolmente e consci degli effetti che queste spiegheranno, comprendendo i principi alla base della gestione del denaro, della programmazione e della pianificazione delle risorse nel tempo e il valore del risparmio. 

“La materia del contendere”

L’educazione finanziaria, secondo l’OCSE è “l’insieme di consapevolezza, conoscenze, competenze, atteggiamenti e comportamenti in materia finanziaria, necessari alla realizzazione di decisioni finanziarie valide e in definitiva al raggiungimento del benessere finanziario individuale.” (3)

La valenza delle conoscenze, competenze, atteggiamenti e comportamenti richiamati potrebbe essere individuata sotto un aspetto duale. Infatti, da una parte, esse incorporano una forza attiva, per costruire nella persona un indirizzo di condotta proprio nel mondo finanziario; dall’altra, oppongono una forza resistente, quale scudo qualificato contro proposte e comportamenti non appropriati e talvolta nocivi per il profilo, ad esempio un prodotto di risparmio non appropriato per il profilo (ricordiamo che il cliente è visto come “contraente debole”).

Purtroppo, l’indagine OCSE 2020 classifica il nostro Paese nella coda (penultimo prima di Malta), della distribuzione nell’alfabetizzazione finanziaria degli adulti fra 26 Paesi campione in un’indagine OCSE (approccio between).(Fonte: OCSE/OECD). (4)

Inoltre, la Banca d’Italia, sulla scorta della metodologia dell’OCSE, sempre nel 2020, ha analizzato i risultati dell’Indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie fra Italiani approccio within).  l’indicatore di educazione finanziaria è la somma dei punteggi calcolati per tre aspetti: le conoscenze, i comportamenti e le attitudini, confrontandole con le evidenze del 2017.

Anche il lavoro di via Nazionale certifica che l’Italia è in ritardo nella gara con il resto del mondo (come già nel 2017), nonostante un miglioramento delle conoscenze finanziarie. Le variabili che influenzano l’alfabetizzazione sono, innanzitutto il livello di istruzione, il genere, l’età e la distribuzione geografica del campione. (5)

“L’educazione finanziaria, la famiglia e la scuola – Le forze in campo”

La morale che si può leggere dai suddetti risultati degli adulti conduce, per giungere ad un livello quanto meno soddisfacente di financial literacy, occorre preparare il cammino dall’aurora: la scuola, quell’agenzia educativa che, di concerto con la famiglia, è chiamata a formare ed accompagnare il giovane e prepararlo ad affrontare autonomamente e criticamente le sfide dell’età adulta. (6) (7)

Scuola e famiglia: del resto, fin dai primi anni di vita, il bambino vive a stretto contatto con i genitori e ne osserva i comportamenti, accompagnandoli per la spesa al supermercato; in più è “bombardato” dalla pubblicità. Anch’egli manifesta bisogni e scelte di consumo, dettate più dall’emotività che da un comportamento razionale.

Oltretutto, il bambino è caratterizzato dalla curiosità e dal suo essere “spugna”.

Alla luce di quanto sopra, è opportuno coinvolgere nella partita, pertanto, anche i genitori, trovandosi in una posizione di stretta prossimità,  perché impartiscano al bambino le prime regole per una educazione finanziaria, componente imprescindibile e inseparabile dell’educazione civica, come sarà dimostrato in coda alla presente trattazione. 

  • Il protocollo d’intesa Ministero Istruzione – Banca d’Italia

Quanto alla scuola, il Ministero dell’Istruzione e la Banca d’Italia hanno siglato, il 21 Giugno 2021, un protocollo triennale d’intesa “per il potenziamento dell’educazione finanziaria e la promozione della cittadinanza sociale nelle istituzioni scolastiche, al fine di rafforzare le competenze dei giovani, il loro orientamento formativo e la loro futura occupabilità”. (8)

Cuore del documento appare la sinergia collaborativa fra Banca d’Italia e Ministero dell’Istruzione, che pone quali punti chiave, per le rispettive competenze:

  1. l’individuazione di percorsi formativi atti a promuovere la conoscenza e generare la competenza sui principi del settore finanziario, dato il loro impatto sul benessere delle persone (vedi supra), anche in chiave PCTO per gli studenti del triennio della scuola secondaria di secondo grado;
  2. la formazione dei docenti;
  3.  l’orientamento in entrata rivolto agli studenti della secondaria di primo grado;
  4. L’orientamento in uscita rivolto agli studenti della secondaria di secondo grado, verso l’università o altri percorsi;
  5. l’effettiva inclusione degli studenti con BES e disabilità

(l’eguaglianza sostanziale contenuta nell’art. 3 della Costituzione.

  • L’EDUFIN

Banca d’Italia e Ministero dell’Istruzione, oltre alla collaborazione del Protocollo, partecipano ad un organismo impegnato nella promozione dell’educazione finanziaria: l’EDUFIN (Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria), di emanazione governativa (Ministero dell’Economia e delle Finanze)  istituito nel 2017 e composto al livello apicale da rappresentanti alte competenze professionali nei vari settori di articolazione della finanza, incluse le autorità di vigilanza. (9)

Anche l’EDUFIN si pone quale scopo di “ promuovere e coordinare iniziative utili a innalzare tra la popolazione la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e migliorare per tutti la capacità di fare scelte coerenti con i propri obiettivi e le proprie condizioni.”

Al fine di riempire di contenuti la missione, EDUFIN ha redatto le “Linee guida per lo sviluppo delle competenze di educazione finanziaria nella scuola”, un autentico curriculo verticale di educazione finanziaria, alla cui consultazione  si rimanda per i dettagli.

In questa sede, basti isolare i punti chiave proposti per la didattica (10)

  • modalità laboratoriale (didattica attiva);
  • problem solving situazionale;
  • apprendimento fondato sull’esperienza;
  • strumenti didattici interattivi;
  • interdisciplinarietà, multidisciplinarietà e coordinamento delle discipline curricolari.

L’ultimo punto potrebbe essere individuato quale cifra qualificante, non solo dello specifico dell’educazione finanziaria, ma del piano di studi di ogni istituzione scolastica ed educativa in genere.

Metodologia privilegiata è l’unità di apprendimento (UDA), perché consente economie di tempo e di concentrazione e di valutazione. Inoltre, crea e rafforza l’intesa dei docenti, che navigano “sulla stessa barca” e la gestazione di soluzioni efficaci. (11)

I docenti curricolari dovranno, se necessario, sviluppare argomenti strumentali alla comprensione delle attività dell’UDA. (es. funzione dell’interesse composto è connessa all’equazione esponenziale, la ricerca di una parola chiave in un articolo di giornale è connessa con una istruzione di un programma applicativo).

Trattandosi di una unità di apprendimento, si deve considerare il successo formativo degli studenti con bisogni educativi speciali.

In questa sede, è sufficiente evidenziare la suddivisione negli ambiti contenitori dei temi del curricolo.

  • Denaro e transazioni (Moneta e pagamenti)
  • Pianificazione e gestione delle finanze (Reddito, risparmio, investimenti);
  • Rischio e rendimento (Rischi, assicurazioni e previdenza);
  • Ambiente finanziario (Strumenti, intermediari e ambiente).

All’interno delle Linee guida, tali aree sono declinate per la scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado-biennio e scuola secondaria di secondo grado-triennio.

“Un ipotetico menù da servire” 

Senza pretesa di completezza, al di là di quanto indicato dalle Istituzioni  sopra analizzate, si enuncia “a strascico” qualche traccia attinente al tema dell’educazione finanziaria, classificata per grado di istruzione.

  • Nella scuola primaria: 
  • disegno di una moneta;
  • rappresentazione teatrale di scene quotidiane di una banca 
  • giochi di preparazione della lista e simulazione di una spesa al mercato; (12)
  • ideazione e costruzione giochi da tavolo sul temi dell’educazione finanziaria;
  • preparazione di quiz da somministrare fra compagni di classe;
  • Nella scuola secondaria di primo grado:
  • interpretazione di semplici statistiche e grafici;
  • lettura e analisi di organi di stampa generalista;
  • creazione di banconote e monete, utilizzando le competenze proprie dell’educazione tecnica e dell’educazione artistica;
  • la finanza in musica: composizione di un brano su di un ambito dell’educazione finanziaria (es. la moneta);
  • preparazione quiz da somministrare fra compagni di classe;

Nella scuola secondaria di secondo grado (in funzione dell’indirizzo):

  • lettura e analisi di fonti dell’informazione finanziaria, generalista e specializzata, ricercandole anche digitalmente (TIC);
  • simulazione di situazioni di consulenza (profilo cliente/bisogno/tempo/risorse/rischio. 
  • analisi  e commento di statistiche e di grafici complessi;
  • la finanza come linguaggio e testo: analisi di pubblicità di strumenti finanziari o di prospetto di uno strumento finanziario;
  • creazione di uno strumento finanziario, utilizzando le conoscenze apprese; 
  • realizzazione di un videogioco sull’educazione finanziaria
  • preparazione di quiz da somministrare fra compagni di classe;

Punti fermi di ogni curricolo, ove possibile, dovrebbero essere:

  • Cosa?
  • Evidenza della cornice normativa di riferimento del tema trattato (es. risparmio, art. 47 della Costituzione);
  • insegnamento, oltre al “come orientarsi nel mondo finanziario, il “come proteggersi”, particolarmente dagli illeciti in rete;
  • acquisizione del lessico specializzato, a vari livelli di complessità, secondo il grado di scuola e  registrazione delle “parole nuove” in ordine alfabetico o tematico su supporti cartacei o digitali (quaderni, agende, fogli elettronici);
  • introduzione al business English;
  • lettura e analisi, a vari livelli di complessità, di fonti di informazione finanziaria (riviste per bambini, giornali, riviste specializzate, in formato cartaceo o digitale, siti-web di organismi economici, finanziari e dei mercati regolamentati-Borsa valori);
  • insegnare a ricercare le fonti sul web;
  • Come?
  • confronto costruttivo con gli altri compagni o gruppi;
  • registrazione dei successi individuali e di gruppo;
  • uso di mediatori didattici (LIM, lavagna tradizionale di supporto, libri di testo);
  • uso di strategie metacognitive (schemi logici, mappe concettuali e mentali, immagini);
  • uso di testi facilitati e dispositivi per alunni con bisogni educativi speciali;
  • messa a disposizione delle spiegazioni su supporti digitali (Classroom, LIM).
  • Chi? 
  • formazione specifica dei docenti;
  • coinvolgimento esperti esterni;
  • raccordo dei docenti di sostegno con i docenti curricolari.

“L’educazione finanziaria e l’educazione civica-come una matrioska”

Come è ormai noto, la legge 92/19 individua tre fondanti dell’insegnamento dell’educazione civica: la Costituzione, la cittadinanza digitale e lo sviluppo sostenibile.

Qualora desiderassimo interrogare la potissima pars, mutuando una locuzione cara al giurista romano Gaio, dell’ordinamento giuridico italiano, cioè la Costituzione, non ci sfuggirebbe che l’art. 47 consacra la tutela del risparmio e della proprietà immobiliare, mentre l’art. 23 stabilisce il principio di solidarietà nel pagamento delle imposte.

E’ di appena un lustro fa l’esplosione della c.d. finanza green, (ESG), per cui alcune scelte di investimento di organismi di gestione del risparmio ineriscono alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente, secondo i criteri dell’Agenda ONU 2030.

In ultimo, ma non per ultimo, il digitale pervade a tuttotondo il mondo finanziario, tanto nell’informazione (reportistica generalista e specializzata) che nell’operatività (banca, operazioni sui mercati regolamentati) le scelte economiche. Oggi, anche il classico bilancio mensile della famiglia, elettivamente destinato all’agenda cartacea dell’anno, si rappresenta digitalmente in un foglio Excel. 

Elemento di raccordo comune è la trasversalità delle competenze, richiamata nel citato protocollo d’intesa fra Banca d’Italia e MI. (13)

Alla luce delle considerazioni fin qui svolte, l’educazione finanziaria, pertanto, integra i tre assi portanti stabiliti dalla citata L. 92/19: di conseguenza, non può che entrare nell’educazione civica dalla porta principale, non potendosi relegare ad uno stretto andito di un uscio di servizio, trovando un seggio permanente all’interno di ogni curriculo di Istituto.

Daniele Di Clementi


Da queste riflessioni, EIP Italia ha elaborato la proposta di un Corso di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado:

I tuoi conti quotidiani. L’educazione finanziaria e l’educazione civica… come una matrioska


(1) Cfr. L. Rocci, Vocabolario Greco-Italiano, Soc. Ed. Dante Alighieri, Roma, 1989: il vocabolo oikìa può significare casa, ma anche beni, patrimonio e famiglia; il vocabolo nòmos può rappresentare l’uso, la consuetudine, ma anche legge e regola, principio direttivo.

(2) Allo storico ateniese Senofonte (V/IV sec. a. C.) viene attribuita un’opera denominata “Oekonomicòs”, trad. L’Economico, dialogo che ha per protagonista anche il filosofo Socrate, insieme al giovane Critobulo, che, rispondendo alla domanda del Maestro sulla ragion d’essere dell’economia, affermò: “Ad un buon economo si appartenga di governare bene la casa”.

(3) OECD/OCSE: Raccomandazione del consiglio sull’alfabetizzazione finanziaria, trad. italiana, 2021, pag. 4. https://legalinstruments.oecd.org/api/download/?uri=/public/cef4fa93-8210-4ded-8461-3043d3112dbc.pdf

(4) L’indagine OCSE/OECD è consultabile al sito: https://www.oecd.org/financial/education/oecd-infe-2020-international-survey-of-adult-financial-literacy.pdf

(5) Banca d’Italia, L’iniziativa fa parte di un esercizio OCSE, che ha definito un questionario armonizzato utilizzato da 26 paesi. Il campione italiano è costituito da 2.000 adulti.
https://www.bancaditalia.it/statistiche/tematiche/indagini-famiglie-imprese/alfabetizzazione/index.html

(6) L’art. 7 della L. 92/19, istitutrice dell’educazione civica, è rubricato scuola e famiglia e recita: “al fine di valorizzare l’insegnamento dell’educazione civica, la scuola rafforza la collaborazione con le famiglie, anche integrando il patto educativo di corresponsabilità.

(7) Sempre l’OCSE, al riguardo, afferma che occorre “Tener conto dell’importanza delle competenze in tema di alfabetizzazione finanziaria per le attuali e future generazioni di giovani al fine di aiutarle ad affrontare le sfide finanziarie caratteristiche della loro epoca. A tale proposito, gli Aderenti dovrebbero:
Adottare misure per lo sviluppo dell’alfabetizzazione finanziaria dalla più tenera età” in
Raccomandazione, op.cit.., pag. 4

(8) Documento reperibile all’indirizzo: https://www.miur.gov.it/-/protocollo-d-intesa-mi-banca-d-italia

(9) Oltre alla Banca d’Italia e al Ministero dell’Istruzione, figurano nel board dell’EDUFIN anche Ministero Economia e delle Finanze, ministero del lavoro e delle politiche sociali, ministero dello sviluppo economico, Banca d’Italia, CONSOB, COVIP, IVASS, CNCU, OCF. Presidente è la prof.ssa Anna Maria Lusardi. Il sito internet di riferimento è https://www.quellocheconta.gov.it/

(10) EDUFIN, Linee guida per lo sviluppo delle competenze di educazione finanziaria nella scuola , pag. 4 in https://www.quellocheconta.gov.it/export/sites/sitopef/modules/linee_guida/Linee-guida-giovani.pdf

(11) Cfr. Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna: Unità di apprendimento e obiettivi formativi – Ricerca sul curricolo e innovazione didattica, pag. 15
Ovviamente occorre collegialità da professionisti, una creatività da educatori capaci di indicare, condividere e valorizzare mezzi e risorse. a scuola può e deve garantire l’interdisciplinarietà mediante un lavoro sistematico collegiale, favorendo la riunione dei docenti per materie, utilizzando in modo creativo l’elaborazione-documentazione-riflessione sull’unità di apprendimento, scegliendo sussidi che “valorizzano i tre vertici del triangolo dell’apprendimento insegnato (materia-studente-docente) e li contestualizzano nel campo di un sapere aperto all’inesauribilità del reale” (Mazzeo, 2005), individuando tempi e modi per una riflessione critica sull’esperienza da parte dei docenti, degli alunni, degli organi collegiali.

(12) Cfr Daniele Di Clementi, A spasso per l’economia, appendice, Stravagario 2019

(13) Protocollo d’Intesa fra Banca d’Italia e Ministero della Pubblica Istruzione, art. 3, recante la promozione di “iniziative formative ricolte agli studenti…che permettano l’acquisizione di competenze tecnico-professionali, relazionali, manageriali e comunque trasversali…favorendo l’incontro tra le istituzioni scolastiche e le unità operative di BdI per la co-progettazione degli obiettivi di apprendimento e la stipula delle relative convenzioni.

I tuoi conti quotidiani. L’educazione finanziaria e l’educazione civica… come una matrioska

(15 ore di lezione, 10 ore di attività autonome e laboratori. Modalità da concordare: presenza, blended, a distanza)

La ratio della proposta didattica risiede nel titolo: l’educazione finanziaria viene messa a fuoco con le lenti dell’educazione civica, che, come da prescrizione normativa (L. 92/19), consentono tre orizzonti di visione: la Costituzione, la cittadinanza digitale e lo sviluppo sostenibile. Consci della vastità ed eterogeneità del “paesaggio” da visitare, è stato accordato ampio spazio ai concetti fondamentali , che si possono declinare in diversi gradi di approfondimento per i due cicli di istruzione e in modalità multidisciplinare. Correda il percorso un’appendice laboratoriale, modellata sulle competenze di imprenditorialità, adattata e adattabile alle varietà di ordine e grado delle istituzioni scolastiche destinatarie.

1. LE FONDAMENTA DELL’EDIFICIO

  • Le fonti costituzionali dell’educazione finanziaria: l’art.47 della Costituzione (Tutela del risparmio) e l’art. 53-art. 2 (Principio di solidarietà); le basi giuridiche euro-unitarie e nazionali;
  • La lista della spesa:  la programmazione finanziaria e la gestione del denaro;
  • L’attore principale: la moneta. Funzioni, domanda e offerta di moneta da Aristotele a Keynes.;
  • Le banche come soggetto dell’economia. I mercati finanziari (Borsa valori);
  • La finanza e le istituzioni. La Banca d’Italia, il circuito economico-finanziario, le autorità di vigilanza;
  • L’educazione finanziaria come scudo di difesa e condotte illegali sul web (truffe).

2. IERI E OGGI 

  • La finanza nella storia: da Esiodo ai nostri giorni;
  • Cenni di storia economica d’Italia.

3. PROVA D’ORCHESTRA: MULTIDISCIPLINARIETA’

  • Racconti di finanza – La letteratura industriale;
  • Finanza e matematica: le leggi fondamentali (cenni);
  • Le fonti di informazione finanziaria cartacea e digitale, generalista e specializzata: ricerca, lettura e analisi qualitativa e quantitativa;
  • Il lessico della finanza; Business vocabulary.
  • Finanza e matematica: le leggi fondamentali (cenni);
  • Finanza e arte, finanza e musica.

4. LE NUOVE SFIDE

  • La finanza sostenibile (ESG): la Borsa che sfoglia l’Agenda 2030. Il Greenwashing;
  • Le criptovalute: i misteri…nascosti.

5. APPLICHIAMO

  • Costruiamo la lista della spesa;
  • Disegno di una moneta o banconota;
  • Realizzazione di un gioco (fisico o digitale) sulla finanza  e di un quiz da somministrarsi fra pari;  
  • Scenetta di un mercato o di una banca all’ora di punta;
  • Realizzazione di uno strumento finanziario;
  • Improntare una Consulenza (fra pari), sulla base dei parametri fondamentali: Rischio/rendimento/bisogni/età/disponibilità
  • Elaborazione statistiche a partire da dati forniti dalle fonti.