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Premio letterario Eugenia Bruzzi Tantucci – 2025

Pubblicato il Bando per la tredicesima edizione – SCADENZA 20 NOVEMBRE 2025


Articolo 1
Il Premio è aperto ad opere edite entro la data di scadenza del Bando. Sono ammesse pubblicazioni delle seguenti tipologie: a. Poesia – b. Narrativa e Saggistica – c. Traduzione – d. Sceneggiatura cinematografica – e. Podcast e narrativa multimediale.
Le opere ammissibili devono avere come tema i valori che hanno animato la vita e l’opera di Eugenia Bruzzi Tantucci: “Storia, Ambiente e Società”.
Il Premio sarà assegnato ad una sola opera, scelta a insindacabile giudizio della Giuria, tra quelle che hanno presentato la propria candidatura. Sarà possibile l’assegnazione di “Menzioni d’onore”.

Articolo 2
Ciascun candidato deve inviare la propria opera in cinque copie (per le tipologie a., b., c., d.) ovvero in formato digitale riproducibile su pen drive (per la tipologia e.) unitamente alla scheda di partecipazione allegata al Bando (allegato 1) mediante raccomandata r/r entro e non oltre il 20 novembre 2025 al seguente indirizzo: Segreteria del Premio Letterario “Eugenia Bruzzi Tantucci” – Via Edoardo Maragliano 26 – 00151 Roma.

Articolo 3
Al vincitore sarà assegnati un premio in denaro di € 1.000,00 da un artista contemporaneo. L’opera del vincitore, a discrezione della Giuria, potrà essere oggetto di presentazioni al pubblico, anche in modalità teleconferenza, a cura dell’organizzazione del Premio.
A ciascun finalista verrà rilasciato un diploma di partecipazione.

Articolo 4
Il Premio prevede una “Sezione speciale per studenti delle scuole secondarie di II grado”, per opere edite o inedite delle seguenti tipologie: I. poesia, II. narrativa e saggistica.
Le opere devono essere elaborate da singoli studenti e/o gruppi di studenti e devono avere come tema i valori che hanno animato la vita e l’opera di Eugenia Bruzzi Tantucci: “Storia, Ambiente e Società”, anche con riferimento agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
Viene inoltre istituita una sezione speciale “INFLUENCER” – Eugenia Bruzzi Tantucci: una voce che continua a parlare – Una voce fuori dal feed, influencer di valori e trendsetter di Storia e società”.
In un tempo in cui essere influencer sembra voler dire solo apparire, Eugenia Bruzzi Tantucci ci mostra che si può influenzare davvero, lasciando un segno con le idee, l’impegno e il coraggio. La sua vita e il suo lavoro ci parlano ancora oggi di giustizia sociale, rispetto per l’ambiente, memoria storica e diritti umani. Con questa sezione vogliamo invitare gli studenti a raccontare, con linguaggi moderni e creativi, come una figura come Eugenia possa essere un’influencer d’esempio per le nuove generazioni: non per creare tendenze superficiali, ma per diffondere pensiero critico, consapevolezza e voglia di cambiare il mondo. Lasciati ispirare da lei per riflettere su temi fondamentali come la pace, l’uguaglianza, la sostenibilità e la cittadinanza attiva, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
L’invio dell’opera deve essere fatto esclusivamente dalla scuola (non sono ammesse opere inviate privatamente da studenti) e ogni scuola può partecipare con una sola opera, scelta con criteri autonomi.
Ciascuna scuola deve inviare la propria opera in modalità digitalizzata, unitamente alla scheda di partecipazione allegata al Bando (allegato 2) entro e non oltre il 20 novembre 2025 all’indirizzo email: sirena_eip@fastwebnet.it, anche attraverso l’utilizzo di piattaforme di trasferimento dati (ad esempio: WeTransfer, ecc.).
In caso di opere edite di poesia, narrativa e saggistica, l’invio deve essere fatto nelle modalità previste all’articolo 2.
Alla scuola vincitrice, scelta in modo insindacabile dalla Giuria, sarà assegnato un premio in denaro di € 300,00.

Articolo 5
La cerimonia di premiazione avrà luogo a Roma nel mese di dicembre 2025.
I dettagli saranno comunicati tramite i siti web dell’organizzazione.

Articolo 6
Tutti i premi dovranno essere ritirati personalmente dagli interessati. I premiati saranno avvertiti mediante comunicazione personale all’indirizzo e-mail indicato nelle scheda di partecipazione.
L’invito alla cerimonia di premiazione non dà diritto al rimborso spese.

Articolo 7
La Giuria è composta da Elio Pecora (Presidente), Antonio Augenti, Pino Colizzi, Roberto Vacca, Anna Paola Tantucci e dai vincitori delle precedenti edizioni Giovanna Napolitano, Rita El Khayat, Paolo Conti, Giovanni Floris, Giovanni Grasso, Pupi Avati, Edith Bruck, Andrea Riccardi.


Addio a Enrico Tantucci, il cordoglio dell’EIP

L’associazione si stringe attorno alla presidente Anna Paola per la scomparsa dell’amato fratello


La grande famiglia dell’EIP Italia Scuola strumento di pace si unisce con
profondo cordoglio al dolore della Presidente Nazionale prof.ssa Anna Paola Tantucci, per la perdita dell’amatissimo fratello Enrico, una delle voci più raffinate del panorama culturale del Nordest.
Tantucci aveva 70 anni. Il suo percorso professionale si è sviluppato all’interno delle principali testate venete del Gruppo Repubblica-Espresso – oggi Nem – con una presenza costante nella redazione della Nuova Venezia fin dal primo numero. Collaborava inoltre con il Giornale
dell’Arte.
Nel corso della sua carriera ha saputo raccontare con competenza e sensibilità il mondo della cultura, spaziando dall’analisi delle opere d’arte al racconto delle dinamiche politiche che regolano le istituzioni culturali. Il suo sguardo attento e la sua penna colta hanno lasciato un segno profondo nel giornalismo d’autore.
La notizia della scomparsa ha profondamente colpito non solo la comunità educativa nazionale, ma anche quella regionale del Molise,
che si è subito mobilitata per far sentire la propria vicinanza e il proprio affetto alla Presidente.
La vicepresidente nazionale EIP, prof.ssa Italia Martusciello, insieme ai
delegati Eip Molise – il Dirigente Scolastico prof. Giuseppe Natilli, la prof.ssa Rachele Porrazzo e il prof. Fabrizio Occhionero – hanno
voluto inviare un messaggio di vicinanza, esprimendo la più sincera partecipazione al dolore della Presidente, con un pensiero affettuoso e rispettoso in questo momento così difficile.
«In circostanze come questa – afferma la prof.ssa Martusciello – le parole sembrano sempre inadeguate, ma sentiamo il bisogno di esprimere la nostra vicinanza e quella di chi, come noi, la stima profondamente, sia sul piano professionale che umano. Pur non avendo avuto modo di conoscere personalmente Suo fratello, siamo certi che la profondità dei valori che da sempre la contraddistinguono — dedizione, generosità, senso del dovere — siano il riflesso di una dimensione familiare che ha saputo trasmettere umanità a chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto di strada con lui».
I rappresentanti EIP Molise si augurano che «i ricordi più belli e la vicinanza delle persone care possano essere di conforto, e che l’eredità affettiva e valoriale di Enrico continui a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato».
Un messaggio che racchiude il senso più profondo dell’EIP: una rete di educazione alla pace che va oltre i confini scolastici, costruita ogni giorno attraverso relazioni vere, umane, solidali.

da “Primopiano Molise” del 23 ottobre 2025

Immagini dalla Cerimonia del 22 ottobre 2025

Festa all’Auditorium della Biblioteca Nazionale a Roma


Una mattina di festa con la consegna dei riconoscimenti per scuole e docenti che hanno partecipato alla 53esima edizione del Concorso Nazionale EIP Italia.

di seguito la playlist con tutti i video della Cerimonia

E’ stata un’occasione per ribadire il valore primario dei percorsi di educazione ai diritti umani e alla pace, per valorizzare impegno e risultati di docenti e dirigenti delle scuole italiane e per sottolineare, nelle parole dei rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, il valore dell’operato della nostra Associazione.

E’ possibile visualizzare l’intera galleria delle immagini
dal sito istituzionale http://www.eipitalia.it

Bollettino annuale EIP Italia

In occasione della Cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale è disponibile il Bollettino annuale EIP Italia


Si tratta di un appuntamento fisso che ha caratterizzato l’Associazione Scuola strumento di pace sia a livello italiano che internazionale.

Per l’edizione del 2025 trovate i contributi istituzionali della Presidente Anna Paola Tantucci e dei Vicepresidenti Ottavio Fattorini e Italia Martusciello.
Inoltre, hanno prestato la loro voce Francesco Amoretti, Giuseppe Natilli, Anna Paudice e Francesco Rovida con i referenti delle regioni Molise, Lazio e Campania.
Insieme al racconto degli eventi che hanno caratterizzato l’anno 2024-2025 ci sono contributi tratti da alcuni lavori del 53° Concorso Nazionale.
Le immagini sono volti e storie della nostra Associazione.


Per chi desidera è possibile acquistare l’edizione cartacea al seguente indirizzo: https://amzn.eu/d/ct7owSF

In ricordo di Sofia Corradi “Mamma Erasmus”

Ripubblichiamo per gentile concessione della Rivista “Le nuove frontiere della scuola” un intervento di Luciano Corradini


E’ mancata alcuni giorni fa Sofia Corradi, docente di Scienze dell’educazione all’università Roma Tre, soprannominata “mamma Erasmus”, perché ideò il programma di scambio per i giovani studenti europei.

Nell’unanime cordoglio per la scomparsa e nella celebrazione dei frutti della sua opera educativa, per gentile concessione della Rivista “Le nuove frontiere della scuola” abbiamo scelto di ripubblicare un intervento di Luciano Corradini scritto nel 2017 in occasione della della consegna del premio AIDU Humbold-Newman.

Alla scoperta del FAO MuNe

Un viaggio tra cibo, cultura e futuro sostenibile


Il 16 ottobre 2025, in occasione della celebrazione dell’ottantesimo anniversario della FAO e della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, ha aperto le sue porte a Roma il Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO MuNe), uno strumento innovativo dell’Organizzazione per promuovere il proprio mandato e la sua visione attraverso il linguaggio universale dell’arte e della cultura.
Il MuNe si trova nel cuore di Roma, all’interno dello storico edificio che ospita la sede della FAO dal 1951, in una posizione centrale tra il Circo Massimo e il Colosseo.
Con oltre 1200 metri quadrati al piano terra dell’Edificio A, offrirà ai visitatori un’opportunità unica di conoscere la FAO in modo interattivo e coinvolgente. Il progetto è sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano.
Oltre ad essere un museo che illustra l’importanza dei sistemi agroalimentari globali, delle tradizioni culinarie, dei progressi scientifici e innovativi e del ruolo di donne, giovani e popolazioni indigene nella creazione di un futuro alimentare sostenibile, il MuNe fungerà anche da rete e polo mondiale per la collaborazione, il dialogo e le alleanze tra gli Stati membri della FAO e le parti interessate, espandendo l’iniziativa dal livello locale e nazionale a quello internazionale.

Il Percorso Espositivo e le Esperienze
Il Museo è stato ideato per istruire, stimolare e coinvolgere il pubblico, fondendo innovazione digitale, arte e culture culinarie per dar vita alle tradizioni agroalimentari e connettere i visitatori con il passato, presente e futuro del cibo.
L’esperienza didattica permanente è dedicata al legame tra l’uomo, l’alimentazione, l’agricoltura e il mandato della FAO. Il percorso espositivo include diverse sezioni tematiche come:
– Esperienza immersiva e Ecosistemi di consapevolezza
– Laboratorio alimentare
– Popolazioni indigene, Angolo degli OSS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) e Tradizioni, patrimonio, scienza e innovazione
– Eroi della alimentazione
Le attività del MuNe si articoleranno in diverse aree:
– Collezioni: saranno esposti manufatti archeologici, una collezione globale che mostra diverse culture e tradizioni alimentari, e l’importanza del patrimonio agricolo
– Esperienze didattiche: i visitatori saranno immersi in esperienze educative che utilizzano tecnologia multisensoriale per dare vita a storie globali di alimentazione e agricoltura
– Eventi dal vivo: si terranno workshop e laboratori culinari dove i visitatori potranno cimentarsi in attività pratiche e dimostrazioni per celebrare le tradizioni culinarie globali
– Mostre a rotazione: negli spazi pubblici della FAO, come l’Atrio, saranno allestite esposizioni temporanee con nuovi elementi digitali (pannelli LED, touchscreen, giochi di luce)

Informazioni per le visite e contatti
Il MuNe della FAO è un polo centrale per la conoscenza sul lavoro dell’Organizzazione, sulla scienza, sull’innovazione e sulla diversità alimentare.
La visita dura circa 90 minuti e prevede una sessione di domande e risposte. Tutte le visite sono in gruppo, anche per i partecipanti singoli.
Informazioni per le scuole: https://fao.midaticket.com/en/categorie/gruppi/

L’eternità di Basile rivive in italiano

A Napoli la presentazione de Lo Cunto de li Cunti riscritto da Elio Pecora


Il 22 ottobre 2025 alle ore 17:30 si terrà a Napoli, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Via Monte di Dio 14), la presentazione del volume Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile nella riscrittura in lingua italiana contemporanea curata dal poeta Elio Pecora, edito da Bibliotheka Edizioni.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Eleonora Pimentel e La Tela del Mediterraneo, vedrà gli interventi di Peppe Barra, Esther Basile, e Daniela Marcheschi.
Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille, considerato da Benedetto Croce “il più bel libro italiano barocco” , è una raccolta di cinquanta fiabe scritte in napoletano da Giambattista Basile (1566-1632). L’opera, nota anche con il titolo postumo de Il Pentamerone, ha influenzato scrittori di fiabe come Perrault e i fratelli Grimm.

Un libro bellissimo, ma ignorato
Nonostante la sua importanza, l’opera di Basile resta oggi un “libro bellissimo, gustosissimo, famosissimo… ma ignoto proprio in quanto libro”: noto di nome ma non di fatto in Italia, a differenza di paesi come la Germania e l’Inghilterra.
Il testo originale, scritto in un dialetto napoletano di ardua comprensione anche per i napoletani stessi, risulta di difficile lettura. Già Benedetto Croce, traducendolo nel 1925, si proponeva di toglierlo dall’angusta cerchia degli eruditi per farlo entrare nella letteratura nazionale.

La scelta di Elio Pecora: restituire il godimento ai “peccerille”
Il poeta salernitano Elio Pecora, amico di EIP Italia e Presidente di Giuria per diversi Concorsi indetti dalla nostra associazione, ha accettato la “sfida di italianizzare il napoletano del cunto basiliano” , riscrivendo le 50 fiabe nella lingua italiana di oggi. Il suo intento non è competere con i testi precedenti, ma consegnare al lettore moderno il proprio godimento per queste straordinarie narrazioni.
Pecora ha sottolineato che il titolo originale scelto da Basile, Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille, indica che l’autore “non si rivolgeva ai grammatici ma ai bambini, ai ragazzi”. La sua riscrittura mira a restituire fedelmente questo proposito, confidando nel piacere della lettura che travalica la napoletanità barocca e ogni dotto riferimento, senza note o dissertazioni filologiche.

Osceno, riso, e l’eternità dell’uomo
Le storie di Basile sono descritte come “oscene e allegre, divertenti e maledicenti, meravigliose e orrende”, che vogliono solo spaventare e divertire, senza la pretesa di istruire o migliorare il lettore. La lingua usata da Basile è “lussuosa, spregiudicata, sfolgorante, colma di umori e di invenzioni”, dove “l’osceno e il riso si confondono”.
L’opera contiene un “gran divertimento” ma anche tragedia, dramma, crudeltà e la concretezza del corpo (organi sessuali, sangue, viscere, feci) e l’abbondanza di cibo: elementi mantenuti nella loro immediatezza anche attraverso la scelta di utilizzare i termini più espliciti, così come doppi sensi e allusioni.
Per Pecora, in Basile non c’è attualità, ma l’eternità dell’uomo, delle sue paure e delle sue gioie. I suoi racconti “insegnano a superare terribili paure… per arrivare al lieto fine, alla metamorfosi salvifica”.
La parola, quando usata nel modo più originale, è “educatrice, pedagogica, purificatrice”.
La riscrittura di Pecora, quindi, rende accessibile al lettore di oggi un libro di ieri e di sempre , rispettando la sua meravigliosa sostanza.


L’Italia protagonista per i diritti umani

Mandato 2026-2028 nel Consiglio ONU per la Difesa dei Diritti Fondamentali


Con un risultato significativo, l’Italia è stata eletta come membro votante all’interno del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (CDU) per il triennio 2026-2028. L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato l’elezione, con un sostegno di 179 Paesi a favore della candidatura italiana.
L’Italia ha ottenuto il primato di voti nel Gruppo dei Paesi Occidentali (Weog), un risultato che si aggiunge ai precedenti successi elettorali del 2023 (Commissione ONU per le droghe narcotiche) e del 2024 (Consiglio Economico e Sociale). Per l’Italia si tratta del quarto mandato nel CDU (gli incarichi precedenti sono stati 2019-2021, 2011-2014 e 2007-2010).
Riconoscimento politico e impegno futuro
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso grande soddisfazione da Roma, definendo l’elezione come “un chiaro segnale politico di fiducia” della comunità globale verso il ruolo attivo dell’Italia nella tutela dei diritti fondamentali.
Tajani ha poi delineato le priorità del Paese per il nuovo mandato:
– Contrasto a ogni forma di discriminazione.
– Tutela dei bambini e delle persone vulnerabili.
– Lotta alla violenza di genere.
– Difesa della libertà di espressione e di religione.
– Azione contro la pena di morte.
Il Ministro ha ringraziato i Paesi sostenitori, la Farnesina e la rete diplomatica per la campagna efficace, ribadendo che, in un contesto internazionale complesso, l’Italia continuerà a operare con “azione coraggiosa e responsabile” per la difesa dei principi universali di dignità e giustizia.
Gli altri eletti e il contesto del CDU
Insieme all’Italia, sono stati eletti per il prossimo triennio anche Angola, Cile, Ecuador, Egitto, Estonia, India, Iraq, Mauritius, Pakistan, Slovenia, Sud Africa, Regno Unito e Viet Nam.
Il Consiglio per i Diritti Umani, istituito a Ginevra nel 2006 in sostituzione della precedente Commissione, è un organo sussidiario dell’Assemblea Generale. Il suo compito è promuovere il rispetto universale e la protezione dei diritti umani, intervenire sulle violazioni e favorire il coordinamento interno al sistema ONU.
Si compone di 47 Stati membri, ripartiti su base geografica (13 Africa, 13 Asia-Pacifico, 8 America Latina, 7 Gruppo Europeo Occidentale, 6 Europa Orientale), con mandati triennali rinnovabili al massimo due volte consecutive. L’organismo si riunisce a Ginevra in tre sessioni ordinarie annuali (febbraio/marzo, giugno/luglio e settembre/ottobre), oltre a eventuali sessioni speciali convocate per affrontare urgenti questioni specifiche.
Il suo lavoro è supportato da meccanismi come l’Esame Periodico Universale (UPR) e le Procedure Speciali (Relatori e Esperti Indipendenti), ed è aperto al contributo delle ONG in status consultivo ECOSOC.


Gli studenti italiani si fidano della pace

Le varie divisioni della terra danno a ciascun popolo una diversa patria: ma il mondo abitato offre a tutti gli uomini capaci di amicizia una sola casa comune: la Terra.
(Diogene di Enoanda, filosofo epicureo del II secolo a.c.)


Avrà luogo mercoledì 22 ottobre 2025 dalle 9.30 alle 13.00 presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale “Vittorio Emanuele II” a Roma (Viale Castro Pretorio, 105) la Cerimonia di premiazione della 53esima edizione del Concorso Nazionale EIP Italia.
Hanno partecipato al Concorso circa 90 scuole di molte regioni italiane, con progetti e lavori creativi realizzati sul tema proposto per l’anno scolastico 2024-2025: Fidati della pace. Rispettare i diritti per costruire il futuro insieme.

Trenta sono i lavori premiati, selezionati da una prestigiosa Commissione designata dal Comitato paritetico EIP Italia – Ministero dell’Istruzione e del Merito, in attuazione del Protocollo d’Intesa, in cui sono definite le modalità di collaborazione sussidiaria che la storica Associazione per la “Scuola strumento di pace” porta avanti, soprattutto nell’ambito dell’Insegnamento di Educazione civica.

Il messaggio che emerge in modo significativo dalle diverse proposte, che spaziano quest’anno dal podcast al teatro, dall’arte figurativa alla poesia, è che se desideriamo la pace, anche noi dobbiamo, in prima persona, impegnarci a costruirla, prendendoci cura gli uni degli altri e facendo crescere la società della cura e dei diritti. 
In un momento storico travagliato da guerre, stragi, episodi di spietata disumanità, distruzione di intere città e territori e, nella dimensione privata, da violenza familiare, riteniamo essenziale una riflessione sul modo in cui ci stiamo impegnando ad educare le nuove generazioni, in Europa e nel mondo, al dialogo, al rispetto reciproco e alla fratellanza.

Tra i diversi riconoscimenti che saranno assegnati, il Trofeo Nazionale Itinerante “Guido Graziani”, intitolato al fondatore dell’EIP Italia, va quest’anno all’Istituto Comprensivo “D’auria – Nosengo” di Arzano (NA) che, sotto la guida della dirigente Fiorella Esposito, propone un progetto che coinvolge il territorio locale sul tema Ogni bambino è un messaggio di pace, mentre il Premio “Jacques Mühlethaler”, dedicato al fondatore mondiale dell’Associazione per la Scuola strumento di pace, riconosce il lavoro svolto dall’Istituto Comprensivo di Rubiera (RE) che ha realizzato La strada dei diritti.Il Premio FIDIA per le arti e il Premio “Enrico Bartolini” per la Musica hanno offerto borse di studio a ragazzi creativi e ai loro docenti.

Le sezioni “EIP Fidia” per le arti figurative, “EIP Musica giovane – Enrico Bartolini”,  “EIP Antonio Amoretti – La libertà conquistata” e “EIP Il teatro nella storia”, grazie alla generosità di alcuni benefattori, offrono borse di studio agli studenti e ai loro docenti.

In collaborazione con il Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, la sezione “La voce del carcere”, premia le poesie dell’Istituto Penale per i Minorenni di Acireale, il video Semi di futuro della Comunità Ministeriale di Catanzaro, le Lettere a Edith Bruck dei ragazzi di “Casal del Marmo” di Roma e il rap Io mi fido della pace dell’Istituto Penale per i Minorenni di Catania, che sarà la sigla iniziale dell’evento.

Le poesie degli studenti degli Istituti Penali, insieme a molte proposte dalle scuole di quasi tutte le regioni italiane, sono confluite nella pubblicazione Poesia come pace, giunta nel 2025 alla sua 35esima edizione: alcuni giovani poeti saranno premiati con i docenti responsabili dei Laboratori di poesia dal Presidente della Giuria Elio Pecora, poeta e scrittore.
A questo link è possibile acquistare una copia del volume.

La figura del carabiniere e martire Salvo d’Acquisto sarà ricordata nella premiazione dei lavori dedicati al valore della memoria, con il riconoscimento ai podcast Milano è memoria dell’Istituto Comprensivo “Giorgi” di Milano e al sito web dedicato a Salvo d’Acquisto dell’Istituto “Lombardo Radice” di Bojano (CB). 

Il Concorso Nazionale prevede riconoscimenti a Istituzioni e personalità del mondo dell’educazione per l’impegno a favore dei giovani. 

Quest’anno le Prix International “Jacques Mühlethaler” pour la Paix et les droits de l’homme 2025, è stato assegnato à l’Association UCIIM Union Catholique Italienne des enseignants, éducateurs, formateurs “Pour son engagement historique et actuel dans la promotion de l’éducation comme instrument de paix, solidarité et citoyennété globale”.

Inoltre, EIP Italia ogni anno valorizza l’impegno del personale della scuola (dirigenti, docenti e personale ATA) per costruire insieme la comunità educante.

La settima edizione del Premio EIP Jean Piaget intende valorizzare il grande impegno che il ruolo di Dirigente scolastico richiede, particolarmente in questo momento storico: per il 2025 viene attribuito al prof. Giuseppe Natilli, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Igino Petrone” di Campobasso, “per la sua leadership educativa, le sue qualità professionali, umane e relazionali mirate a valorizzare il capitale umano della Comunità scolastica, la sinergica collaborazione con il territorio che esprimono il ruolo dirigenziale ispirato ai principi della Dirigenza umanistica.

Mentre il Premio EIP innovazione didattica per docenti è stato attribuito alla prof.ssa Roberta Caradonna, docente del Liceo “Goffredo Mameli”  di Roma.

Secondo lo spirito dell’articolo 10 della Legge 92/2019 e in attuazione del Protocollo d’intesa tra EIP Italia e Ministero dell’Istruzione e del Merito, sarà assegnato anche un Premio speciale per le “Migliori esperienze di Educazione civica”: per il primo ciclo di istruzione all’Istituto Comprensivo di Ponzano Veneto (TV) che ha realizzato Percorsi di pace, progetto di educazione alla pace; mentre per il secondo ciclo all’Istituto di Istruzione Superiore “Tommaso Salvini” (Liceo Mameli) di Roma per Vince il più forte?, attività di orientamento proposta nell’ambito dell’educazione civica.

Partecipano le autorità patrocinanti il Concorso: 
Anna Paola Tantucci, Presidente nazionale EIP Italia Scuola strumento di pace ETS
Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma
Vincenzo Mannino, Consigliere del Ministro dell’Istruzione e del Merito
Davide D’Amico, Direttore Generale del Ministero dell’Istruzione e del Merito
Gen.D. Ugo Cantoni, Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”
Cristiana Rotunno, Vice Capo Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità
Angela Daniela Greco, Direttore Scuola di Formazione “Falcone” – Ministero della Giustizia