La tecnologia digitale sta imprimendo il proprio segno sulla vita di ciascuno di noi. Su tutti i saperi umani è stampata un’impronta digitale, del tutto indelebile, che concorre al progresso umano modificando abitudini, forme di conoscenza, modi di apprendere. La tecnologia offre preziosi strumenti al servizio delle scienze e delle scienze umane, riscrivendone obiettivi e linguaggi, ponendone in discussione il ruolo sia nella società sia nel sistema dei saperi. L’istruzione, le scienze umane e quelle tecnico-scientifiche, le strategie culturali, sono processi che investono l’uomo e le trasformazioni sociali, e proprio su questi processi oggi la classe dirigente è chiamata a compiere delle scelte per disegnare il futuro dell’umanità. Il digitale, motore della quarta rivoluzione, con la sua pervasività offre opportunità e rischi ma va compreso fino in fondo perché non crei soltanto illusioni o mitologiche aspettative. Essere soggetti pensanti e non utenti felici è il sostanziale digital devide del XXI secolo, il discriminante per una società digitalmente integrata. La consapevolezza al digitale può aiutarci a governare i processi della rivoluzione in atto, che può essere gestita attraverso forme di collaborazione capaci di superare i confini geografici e le delimitazioni settoriali e disciplinari.
La scuola è fondamentale per comprendere i processi di trasformazione in atto, ed educare le nuove generazioni verso un approccio mentale diverso, che serva a disegnare e governare il futuro. Definire i curricoli vuol dire individuare quelle competenze di cui i giovani dovranno dotarsi nei prossimi decenni. Due onde tecnologiche: Intelligenza Artificiale e Automazione stanno rivoluzionando il nostro modo di vivere e lavorare, creatività e intelligenza sociale possono aiutare a gestire l’incertezza e la fluidità da queste prodotte. Il ruolo dei dirigenti e dei docenti è basilare per formare il sé (come conoscenza e memoria) dei giovani, fornendo loro attraverso le scelte operate dalla scuola e gli insegnamenti nelle aule (reali e digitali) quegli strumenti necessari per governare la quarta rivoluzione industriale. Le generazioni future devono saper progettare gli algoritmi ma non essere manipolati dagli algoritmi.
La proposta formativa è strutturata in due diversi percorsi:
Nuove prospettive didattiche – corso base
(20 ore complessive tra lezioni e attività autonome, in modalità da concordare: presenza, blended, a distanza)
- Apprendere col digitale
- La realtà in cui viviamo si chiama Infosfera
- Cambia il lavoro, cambiano le competenze e il focus della formazione
- La filosofia del digitale
- Comunicare, coinvolgere, validare
- Navigatori dell’Infosfera
- La rivoluzione della didattica
- Le nuove competenze dei docenti, progettisti, formatori
- L’aula: tappa di un percorso continuo
- Organizzare e presentare ai propri collaboratori le opportunità formative disponibili
- Modelli di progettazione ibrida: L’Intelligenza Artificiale: tra fisico e virtuale
- Dalla Realtà aumentata al Metaverso
Formazione diffusa e permanente – corso avanzato
(25 ore complessive tra lezioni e attività autonome, in modalità da concordare: presenza, blended, a distanza)
- Innovazione non prescrittiva
- Le dimensioni della conoscenza
- Il digitale incontra le discipline umanistiche
- Imparare connessi: elementi pedagogici-didattici
- Connessioni, risorse e competenze
- Il ruolo del docente tra gli ambienti digitali e quelli reali, mediatore di contenuti
- La scuola digitale è abitata dai fantasmi?
- La scuola digitalmente integrata
- Internet: una lacuna in un’esistenza regolare
- Gestire cyber security, cyber safety e technostress
- Apprendere con la Realtà Aumentata, quella Virtuale e il Metaverso
- Abbattimento del confine tra tempo di lezione e tempo di studio
- Didattica integrata: dalla nascita del web alle piattaforme
- Ambienti di apprendimento integrati: La robotica educativa
- Il patrimonio della cultura digitale per le STEAM