Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù: 2 dicembre
La Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù, celebrata il 2 dicembre, ricorda un momento storico fondamentale: il 2 dicembre 1949, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione per la repressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui. Nonostante i progressi legislativi, la schiavitù moderna rimane un problema globale: secondo le stime più recenti, circa 50 milioni di persone nel mondo vivono ancora in condizioni di sfruttamento estremo.
Di queste, circa 28 milioni sono soggette a lavoro forzato, mentre 12,3 milioni sono bambini e adolescenti vittime di sfruttamento o schiavitù moderna, sottolineando l’urgenza di azioni concrete per la protezione dei diritti umani.
Tracce di lavoro
La raccolta di contributi dedicati alla “schiavitù” evidenzia come, nonostante i divieti internazionali, milioni di persone subiscano ancora oggi lavoro forzato, tratta, sfruttamento minorile e matrimoni coatti. Le istituzioni globali e regionali — ONU, UE, ILO — richiamano costantemente gli Stati alla prevenzione, alla tutela delle vittime e alla promozione dei diritti umani, ricordando che la schiavitù moderna è una violazione persistente della dignità e della libertà fondamentali.
La lotta globale contro la schiavitù moderna — dai 50 milioni di vittime rilevate nel 2022 ai continui appelli di ONU, Unione Europea, ILO e organizzazioni per i diritti umani a tutela di minori, donne e lavoratori migranti — si esprime attraverso giornate internazionali, denunce, premi, iniziative sociali e culturali che, dal 2009 al 2022, riaffermano con forza il divieto di schiavitù e la memoria delle sue vittime, promuovendo giustizia, dignità e pace.
https://unipd-centrodirittiumani.it/it/parole-chiave/schiavitu
Libertà negate e vite rubate
Spot per la lotta alla tratta degli esseri umani (2024)
Lo spot mette in luce la realtà nascosta dei minori vittime di tratta e sfruttamento, mostrando come molti “piccoli schiavi invisibili” vivano nell’ombra senza protezione. In pochi secondi richiama alla responsabilità collettiva e alla necessità di riconoscere, denunciare e combattere queste forme di schiavitù moderna.
Piccoli Schiavi Invisibili: storie di minori vittime di tratta e sfruttamento
Il video denuncia il drammatico fenomeno dei “Piccoli Schiavi Invisibili”, minori, spesso migranti non accompagnati, che sono vittime di tratta e sfruttamento sessuale o lavorativo in condizioni di schiavitù moderna.
Schiavitù: significato e storia dello schiavismo nel mondo
Il video ripercorre l’evoluzione della schiavitù dalle civiltà antiche fino all’età moderna, mostrando come lo schiavismo abbia segnato profondamente società, economie e culture. Attraverso esempi storici e spiegazioni chiare, il contenuto aiuta a comprendere il significato di “schiavitù” e le sue trasformazioni nel tempo, offrendo una riflessione essenziale per studenti e insegnanti.
Forme moderne di schivitù: Papa Francesco
Papa Francesco denuncia le forme moderne di schiavitù — tratta di persone, lavoro forzato, sfruttamento sessuale, matrimoni e lavoro minorile — e invita a combatterle riconoscendo le loro cause profonde come povertà e disuguaglianza, difendendo la dignità di ogni persona.
Podcast A. Barbero – Come abbiamo imparato a convivere: la schiavitù
Il podcast esplora la storia della schiavitù come struttura sociale: da sistemi in cui la schiavitù era la base (come l’Impero Romano o il Sud degli Guerra di Secessione americana), a realtà in cui la schiavitù esisteva ma non era il fulcro centrale (per esempio nell’Rinascimento Italiano). In tutti i casi, racconta Barbero, la schiavitù era considerata un fatto naturale, accettata senza metterne in discussione la legittimità.
https://youtu.be/YI6l29buT48?si=VQ_vP_m2wpp7_4bp
Visione del film a fumetti – “Iqbal: bambini senza paura” (Durata 1:26)
La storia di Iqbal Masih, simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile, aiuta gli studenti a riflettere sulla condizione dei bambini nel mondo e sul valore della libertà, della solidarietà e del lavoro dignitoso. Il linguaggio del film a fumetti, vicino alla sensibilità dei ragazzi, stimola una riflessione profonda sul senso di giustizia e sul coraggio di cambiare.
https://www.raiplay.it/video/2017/11/Iqbal-Bambini-senza-paura-4962bb3a-5ca6-4592-a80a-9174659961ae.html?wt_mc=2.www.cpy.raiplay_vid_Iqbal-Bambinisenzapaura
Schiavismo e Letteratura
Spunti per lezioni di educazione civica
Il testo mostra come la schiavitù, riducendo l’uomo a oggetto, rappresenti una negazione assoluta della dignità umana e invita a riflettere sul valore universale della libertà e dei diritti, stimolando consapevolezza ed empatia verso ogni forma di ingiustizia.
https://www.centroalbertomanzi.it/wp-content/uploads/2019/03/CentroAlberoManzi-La-societa.pdf
La schiavitù moderna: 7 cose che tutti dovremmo sapere
La schiavitù moderna riguarda milioni di persone costrette a lavoro forzato, sfruttamento sessuale o matrimoni forzati, dimostrando che la negazione della libertà e dei diritti umani resta un grave problema globale.
https://adozioneadistanza.actionaid.it/magazine/schiavitu-moderna/
Bambini sfruttati. Diritti negati.
Il documento analizza lo sfruttamento minorile e i diritti negati dei bambini nel mondo e in Italia. Vengono esaminati i settori di lavoro, le difficoltà e le iniziative di supporto come “Le Case del Sorriso”. Il testo sottolinea l’importanza dell’istruzione obbligatoria per garantire un’infanzia protetta e promuove la consapevolezza e l’azione sociale.
https://www.iisbraschiquarenghi.edu.it/old/files/bambinisfruttati-dirittinegati1.pdf
La schiavitù dall’antichità ai giorni nostri. Sitografia per temi.
Una raccolta tematica di risorse digitali che ripercorrono la storia della schiavitù dall’antichità ai giorni nostri, con materiali organizzati per epoche, aree geografiche e percorsi di abolizione. Un utile strumento didattico per orientarsi tra fonti affidabili e approfondimenti.
https://www.historialudens.it/biblioteca/390-la-schiavitu-dall-antichita-ai-giorni-nostri-sitografia-per-temi.html
Poesia e schiavismo: excursus letterario di alcuni autori afroamericani
L’articolo propone un viaggio nella letteratura afroamericana che, sin dalle sue origini, ha usato la poesia come strumento di memoria, denuncia e riscatto. Vengono illustrati alcuni autori-chiave — tra cui Frances E. W. Harper, James David Corrothers e Langston Hughes — che con i loro versi hanno dato voce alle sofferenze, alle ingiustizie e all’identità negata degli afroamericani, intrecciando esperienza personale, condizione di oppressione e aspirazione alla libertà.
https://site.unibo.it/canadausa/it/articoli/poesia-e-schiavismo-excursus-letterario-di-alcuni-autori-afroamericani
Schiavitù e tratta: vite spezzate tra Africa e Americhe una ricostruzione storica
La schiavitù africana, già presente prima del XV secolo, si intensificò con la tratta atlantica, che deportò milioni di persone verso le Americhe. Costrette a lavori durissimi, queste vite spezzate lasciarono un’impronta profonda sulle società africane e americane.
http://bimu.comune.bologna.it/biblioweb/schiavitu-e-tratta/wp-content/uploads/sites/35/2022/09/Testo-per-scuole.pdf
Donne, liberti e schiavi nella Roma di Orazio
Il saggio analizza la rappresentazione di donne, liberti e schiavi nelle opere di Orazio, evidenziando come questi gruppi vivessero in una società romana fortemente gerarchica. Gli schiavierano beni privati senza diritti, i liberti ottenevano libertà ma restavano vincolati al padrone, e le donne godevano di margini di autonomia molto limitati. Orazio li descrive realisticamente, senza mettere in discussione la struttura sociale.
https://www.veleia.it/download/allegati/alg-16-donne_liberti_e_schiavi_nella_roma_di_orazio.pdf
Essere Schiavi: Il dibattito abolizionista e le persistenze della schiavitù negli Stati Italiani preunitari (1750-1850)
Un’analisi storica di come, fra Settecento e primo Ottocento, negli Stati italiani preunitari — nonostante l’avvio di un dibattito abolizionista transnazionale — coesistettero ancora casi di schiavitù e servitù, residui di un passato che solo gradualmente venne superato.
https://iris.unive.it/retrieve/ecefcb11-c27c-4316-91f6-3b79c1342045/956019-1178590.pdf
Schiavi presente e passato
Lo studio della schiavitù, dalle sue forme storiche a quelle contemporanee, evidenzia la persistenza di meccanismi di coercizione e sfruttamento che si trasformano nel tempo. Un approccio interdisciplinare consente di cogliere le continuità e le nuove vulnerabilità sociali, offrendo strumenti per comprendere le sfide attuali ai diritti e alla dignità della persona.
https://www.giappichelli.it/media/catalog/product/excerpt/9788892141636.pdf?srsltid=AfmBOorlIlEDoMNZSPkM70d0nwt11yP5LR2qm3CRLkYXAIVsdNU_yoZP
La schiavitù negli Stati Uniti: Jefferson, Brown, Mazzini
L’articolo analizza la schiavitù negli Stati Uniti, mettendo in luce le contraddizioni tra ideali di libertà e pratiche schiavistiche, il ruolo di John Brown e l’attenzione europea di figure come Giuseppe Mazzini nella lotta per l’abolizione e i diritti umani.
https://www.democraziapura.it/wp-content/uploads/2025/01/PM-n.2-3-maggio-dicembre-2024-15-34.pdf
Tre storie a fumetti
Ci sono racconti percorsi di vita e di inserimento sociale di richiedenti asilo, ma soprattutto di uomini, donne e bambini giunti in Italia con motivazioni e percorsi diversi e accomunati dallo stesso iter burocratico e dal desiderio di avere un futuro nel nostro Paese.
https://www.piemonteimmigrazione.it/images/materiali/WEB_-_Fumetto_ires.pdf
Un frate africano, figlio di schiavi, patrono di Palermo
San Benedetto il Moro (1526-1589), nato in Sicilia da schiavi africani, fu un umile frate laico e analfabeta che salì al ruolo di superiore e fu scelto come patrono di Palermo (1713), onorato per la sua profonda carità, saggezza e la capacità di consigliare anche i potenti.
Tele di memoria: l’arte che svela gli orrori della schiavitù
La pittura, con opere come il ritratto di Ayouba Diallo e “The Slave Ship” di Turner, ha agito come una potente testimonianza storica e denuncia sociale degli orrori della schiavitù, alimentando il movimento abolizionista.
Note contro l’ingiustizia e Melodie di emancipazione
Musica e impegno sociale: voce di libertà e denuncia
La musica è da sempre strumento di espressione delle lotte sociali, della ricerca di libertà e della denuncia delle ingiustizie. Attraverso testi e melodie, racconta esperienze di oppressione, speranza e resilienza, promuovendo consapevolezza, resistenza culturale e riflessione sui diritti e sulle disuguaglianze nella società.
Redemption Song” (Bob Marley): Questa è la massima espressione della filosofia di Marley, spogliata di ogni elemento reggae per offrire una ballata acustica pura. La canzone affronta il concetto di liberazione spirituale e mentale, esortando ad affrancarsi dalla “schiavitù mentale”. Rimane il suo più toccante testamento di dignità e resilienza universale.
A Change is Gonna Come” (Sam Cooke): Una composizione monumentale, caratterizzata da un arrangiamento orchestrale drammatico e dalla voce emozionante di Cooke. Nata come risposta alle ingiustizie razziali, divenne rapidamente l’inno del Movimento per i Diritti Civili, incarnando la speranza e la fede incrollabile in un futuro di uguaglianza, nonostante la sofferenza presente.
“Working Class Hero” (John Lennon): Una traccia folk essenziale e disadorna, che agisce come un feroce atto d’accusa contro il sistema. Lennon descrive cinicamente il processo con cui la società costringe le persone a conformarsi, “drogandole” con consumismo e religione. È un grido schietto per la riscoperta dell’autenticità e della liberazione individuale.
“Cotton Fields” (Lead Belly / Creedence Clearwater Revival): Originariamente un pezzo blues di Lead Belly sulla dura vita dei braccianti e la povertà. La versione dei Creedence Clearwater Revival, pur rendendola più accessibile al rock e al country, mantiene l’evocazione delle radici rurali e della fatica del lavoro agricolo. Rappresenta una malinconica, quasi dolce, nostalgia per un’infanzia difficile.
Responsabilità collettive: stati membri contro la tratta e lo sfruttamento
Convenzione supplementare sull’abolizione della schiavitù, del commercio di schiavi, e sulle
istituzioni e pratiche assimilabili alla schiavitù (1956)
La Convenzione Supplementare sull’Abolizione della Schiavitù, del Commercio di Schiavi e sulle Istituzioni e Pratiche Assimilabili alla Schiavitù (1956) rafforza gli strumenti internazionali per l’eliminazione definitiva della schiavitù in tutte le sue forme. La Convenzione estende le definizioni e le responsabilità degli Stati membri, imponendo misure concrete per prevenire, punire e sradicare il commercio di schiavi e tutte le pratiche che replicano la schiavitù, proteggendo così i diritti fondamentali degli individui e promuovendo la dignità umana universale.
https://drive.google.com/file/d/1krNXhP08d8LC2jLExQdxwGTMcmvxjLOR/view?usp=sharing
Italia N. Martusciello
vicepresidente EIP Italia





