Finalizzate ad introdurre “nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia, azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematicoscientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative”, sono state adottate con il Decreto Ministeriale 184/2023, anche in applicazione della linea di investimento PNRR “Nuove competenze e nuovi linguaggi” (Missione 4, Componente 1, Investimento 3.1).
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E’ (ancora) possibile educare alla pace?
Pensieri a margine del conflitto israelo-palestinese (e di tutti gli altri conflitti in corso)
Il 7 ottobre sarà un giorno impossibile da dimenticare e potrebbe essere un colpo durissimo assestato a chi, nella scuola, pensa di poter e voler raccontare la pace per educare alla pace.
In un intervento del 1934 per la Società delle Nazioni, rispondendo alla domanda che riportiamo nel titolo, Jean Piaget annotava: “L’educazione alla pace che si basa sulle relazioni internazionali reali e che si fonda sulla necessità che ognuno conosca le motivazioni e le prospettive dell’avversario è l’unico modo per avvicinarsi all’ideale desiderato, la “collaborazione pacifica”. Un tema che richiama, neppure troppo velatamente, il significato profondo di due tra i Principi universali di Educazione civica posti da Jacques Muhlethaler alle origini della nostra Associazione:
La scuola apre a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca.
La scuola educa alla tolleranza, qualità che permette di accettare, negli altri, sentimenti, maniere di pensare e di agire, diversi dai propri.
Le immagini e le parole di terrore che scorrono sui nostri schermi e arrivano forti alle nostre orecchie rischiano di far tremare questa speranza, che dovrebbe animare qualsiasi discorso sulla pace.
Per questa ragione, abbiamo fatto nostri e li condividiamo per il lavoro individuale o condiviso di studenti e docenti, alcuni spunti.
L’attività di organizzazioni di madri israeliane e palestinesi che, insieme, provano a costruire un futuro di pace:
https://www.womenwagepeace.org.il/en/
Una testimonianza di Edith Bruck sul tema della pace e dell’odio, raccolta da Vatican News nel febbraio 2022, che riporta parole analoghe a quelle riportate qui sotto e ripetute nei giorni scorsi al quotidiano La Repubblica.
Valentina Ruggeri: Un consiglio che ti senti di dare a noi giovani?
Edith Bruck: Ribellatevi, protestate, urlate e non state mai zitti di fronte a un torto, a chiunque capiti; che sia nero, bianco, giallo, ebreo, musulmano. Rispettate il prossimo, accettate quello che è e rispettate quello che crede. Non odiate mai nessuno perché dall’odio nasce l’odio. Dal male nasce il male. La vendetta è la cosa peggiore che ci sia. Credo che bisogna rispettare il diritto, accettare la non verità non assoluta di tutti.
(Edith Bruck et Valentina Ruggeri, «Intervista a Edith Bruck, di Valentina Ruggeri», Laboratoire italien [En ligne], 24 | 2020, mis en ligne le 03 juin 2020, consulté le 12 octobre 2023. URL : http://journals.openedition.org/laboratoireitalien/4731 ; DOI : https://doi.org/10.4000/laboratoireitalien.4731)
Uno strumento per il lavoro sui diritti umani, con una sezione specifica anche online in italiano, sul tema della guerra e del terrorismo: https://www.coe.int/it/web/compass/war-and-terrorism
Il discorso completo di Jean Piaget sull’educazione alla pace.
Una guida dell’UNESCO rivolta agli insegnanti per attività di prevenzione dell’estremismo violento
Giornata Internazionale per la riduzione dei disastri naturali
Si celebra il 13 ottobre su iniziativa dell’ONU
Il 13 ottobre ricorre la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri ambientali. La celebrazione, istituita dall’ONU nel 1989, si propone di porre l’accento sull’importanza di contenere i rischi dovuti proprio alle catastrofi naturali e mira a sensibilizzare la popolazione sugli effetti dei fenomeni estremi, sempre più diffusi in tutto il mondo.
Le catastrofi dovute a terremoti, frane, siccità, alluvioni, tsunami, uragani a cui assistiamo con sempre crescente intensità e con maggiore frequenza, per alcuni di questi, sono accentuati dai cambiamenti climatici, processi legati, almeno in parte, ad azioni antropiche quali la deforestazione e l’emissione in atmosfera di gas climalteranti.
In questo contesto, la settimana dal 9 al 15 ottobre 2023 è dedicata alla Protezione civile con l’obiettivo di “sensibilizzare i cittadini sui temi di protezione civile, per un approccio consapevole al territorio che tenga conto anche delle nuove sfide globali poste dai cambiamenti climatici. Un cittadino consapevole, infatti, è un cittadino capace di scegliere, in grado di adottare comportamenti corretti per la riduzione dei rischi e la salvaguardia dell’ambiente“.
Cliccando sull’immagine è possibile accedere all’elenco di tutti gli eventi in programma.
Mettiamo a disposizione di docenti e dirigenti due strumenti utili nel tempo per affrontare queste tematiche:
– un Manuale pubblicato dal Dipartimento di Protezione civile per la realizzazione di percorsi sulle “nozioni di protezione civile” previsti dalla Legge 92/2019 nell’ambito dell’Insegnamento di educazione civica;
– l’esortazione apostolica Laudate Deum di Papa Francesco, pubblicata il 4 ottobre 2023 e dedicata ad una seria, franca e diretta disanima di quanto non stiamo facendo per contenere e affrontare il cambiamento climatico.
Giovani insegnanti: il futuro della professione
il 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli insegnanti
Ricordando la ILO/UNESCO Recommendation concerning the Status of Teachers del 1966, la Giornata mondiale degli insegnanti “ha come obiettivo fondamentale quello di suscitare riflessioni sul ruolo dei professionisti della formazione, sulle sfide che affrontano quotidianamente, sulle difficili condizioni di lavoro a cui sono spesso sottoposti“.
Sono moltissimi gli stimoli di riflessione e incontro promossi da associazioni professionali e sindacali, come anche la rilevanza mediatica (soprattutto sulla rete internet) che viene offerta alla giornata.
Di questi giorni è anche la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DPCM 4 agosto 2023, Definizione del percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai fini del rispetto degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che definisce il Profilo professionale e gli Standard minimi professionali, da leggere non soltanto secondo la logica della formazione iniziale ma come indicazioni di un “modello” di esercizio della professione stessa.
Insieme alle riflessioni di carattere socio-politico-sindacale, per evitare che sia una Giornata tra le tante vissuta con tante belle frasi e immagini sui social o sullo stato di WhatsApp, ci possono essere tre livelli di esperienza e confronto:
1. a livello individuale, ciascuno potrebbe provare a recuperare il senso della propria scelta professionale e a fare il punto sul proprio percorso di sviluppo, ricordando che non esiste insegnamento senza capacità di apprendimento continuo;
2. a livello di confronto con studenti e famiglie, potrebbe essere interessante il coraggio di un confronto aperto ed emotivamente franco sul senso della relazione educativa, magari attraverso l’esercizio di una lettera da scrivere a un docente (del presente, del passato o del futuro);
3. a livello di condivisione professionale con i colleghi (a volte anche amici), rivestire il significato della Giornata con una dimensione di “festa” che aiuti e favorisca la comunicazione e lo scambio umano, potrebbe stimolare percorsi fruttuosi con i quali riconoscere ciò che unisce e accomuna.
EIP Italia esprime con queste righe il proprio orgoglio e la gratitudine nel poter contribuire, con la propria azione, alla crescita della comunità degli insegnanti, con la meraviglia di tante piccole e grandi realtà in cui i talenti e l’impegno di docenti professionisti offrono occasioni di futuro ai cittadini di oggi.
Aggiornamento documenti strategici della scuola
Nota MIM 31023/2023
Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione ha pubblicato l’annuale nota con cui indica alle scuole le modalità di aggiornamento dei documenti strategici.
Quello che si è avviato è il primo anno scolastico del nuovo triennio del Sistema nazionale di valutazione e si tratta, dunque, di possibili revisioni di quanto progettato dalle scuole entro il mese di ottobre 2022 per il triennio 2023-2026, con riferimento agli elementi di novità normativa o di significativo cambiamento di contesto.
In relazione al Rapporto di autovalutazione, punto di partenza nel ciclo di autovalutazione, le scuole possono effettuare aggiornamenti sia delle analisi valutative che dei conseguenti traguardi e obiettivi “solo se necessario ed in presenza di cambiamenti significativi”.
La revisione annuale del Piano triennale dell’offerta formativa deve necessariamente partire dall’analisi di percorsi e azioni messe in atto nel precedente anno scolastico per verificare il raggiungimento progressivo degli obiettivi.
Inoltre, una serie di aggiornamenti normativi e azioni di progettazione, successivi alla definizione del PTOF triennale effettuata tra settembre e dicembre 2022 e costituenti una parte molto significativa dell’attività progettuale e organizzativa delle scuole, devono essere integrate e rese esplicite nei documenti strategici.
In particolare si tratta di:
– descrivere le azioni di orientamento progettate sulla base delle Linee guida, anche con riferimento alle nuove figure di tutor e orientatore, che vanno ad aggiornare organigramma e funzionigramma;
– integrare in modo specifico le azioni di sistema correlate alla Missione 4 del PNRR;
– prevedere spazi di aggiornamento relativi alla pubblicazione delle Linee guida per l’insegnamento delle STEM, all’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale e delle Linee guida per l’Insegnamento trasversale di Educazione civica.
Le funzioni informatiche sono disponibili dal 26 settembre e fino all’avvio delle iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025.
Di seguito la lezione del dirigente scolastico Ottavio Fattorini sull’allineamento dei documenti strategici nell’ambito del Master di II livello Governance strategica delle istituzioni scolastiche.
Se vuoi maggiori informazioni clicca qui.
Giornata europea delle lingue – 26 settembre 2023
Una iniziative del Consiglio d’Europa
La Giornata europea delle lingue è una iniziativa del Consiglio d’Europa che, dal 2001 intende valorizzare la diversità linguistica come strumento per ottenere una migliore comprensione interculturale, riconoscendola come elemento chiave nel ricco patrimonio culturale del nostro continente (clicca qui per il sito ufficiale della Giornata).
La Giornata trova la sua collocazione nell’ambito della politica linguistica promossa dal Parlamento Europeo:
“Nel quadro delle sue attività volte a promuovere la mobilità e la comprensione reciproca tra culture, l’Unione europea ha reso l’apprendimento delle lingue un tema prioritario di grande importanza e finanzia numerosi programmi e progetti in tale ambito. L’UE considera il multilinguismo un elemento importante della competitività europea. Uno degli obiettivi della politica linguistica dell’UE è pertanto che ogni cittadino dell’UE abbia la padronanza di altre due lingue oltre alla propria lingua madre“.
Numerose sono le iniziative previste e che possono fare da supporto all’azione didattica delle scuole, sia con riferimento all’apprendimento delle lingue che dell’educazione interculturale:
Evento online promosso dalla Commissione Europea
26 settembre ore 12.00
Iniziative di Esperienza Europa – David Sassoli
Iniziativa del Museo Explora di Roma
24 settembre intera giornata
Webinar del Dipartimento per le Politiche Europee
26 settembre ore 11.30
Iniziative dell’Institut Francais di Firenze
30 settembre intera giornata
e molti altri.
Tra le possibilità di lavoro didattico, suggeriamo il rafforzamento dei percorsi di educazione interculturale, anche nell’ambito dell’Insegnamento trasversale di Educazione civica, con riferimento al tema complesso della migrazione.
Compass: Manuale per l’educazione ai diritti umani con i giovani
https://www.coe.int/it/web/compass/migration
Giornata internazionale della pace ONU – 21 settembre 2023
Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 30 novembre 1981.
Il calendario delle giornate internazionali, promosse da ONU, Unione Europea e Istituzioni religiose, può essere vissuto come un “rito esterno”.
Oppure può diventare occasione di lavoro personale, didattico e culturale, con i nostri studenti e tra colleghi.
La Giornata internazionale della pace ONU che si celebra il 21 settembre offre la possibilità di confrontarsi sul messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite
http://www.perlapace.it/21-settembreguterres-la-pace-attacco/
Iniziative proposte da Save the children
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/giornata-internazionale-pace-perche-si-celebra-come-partecipare
Attività e riflessioni con il Manuale COMPASS del Consiglio d’Europa
https://www.coe.int/it/web/compass/peace-and-violence
Aggiornamenti da una zona di guerra dimenticata
https://www.emergency.it/blog/dai-progetti/emergency-in-sudan-gli-aggiornamenti-su-cosa-sta-succedendo-a-khartoum-e-nel-paese/
Uno sguardo sull’istruzione in Italia
Pubblicato il rapporto Education at a glance 2023
Rendiamo disponibile la nota in lingua italiana che fornisce una panoramica delle caratteristiche chiave del sistema di istruzione in Italia, basandosi sui dati della pubblicazione “Uno sguardo sull’istruzione 2023”. In linea con il tema affrontato dall’edizione di quest’anno, essa pone l’accento sull’Istruzione e Formazione Professionale (IFP), pur coprendo anche altri ambiti del sistema di istruzione. I dati contenuti nella presente Nota si riferiscono all’ultimo anno disponibile.
Per tutte le informazioni è possibile fare riferimento a:
https://www.oecd-ilibrary.org/education/education-at-a-glance-2023_e13bef63-en
Ripensare la scuola oltre l’intelligenza artificiale
Il Convegno svolto alla LUMSA lo scorso 6 settembre, in un articolo su TUTTOSCUOLA
E’ possibile ripensare alla professionalità docente oltre l’intelligenza artificiale? Quali prospettive, quali sfide e cambiamenti attendono i docenti nell’imminenza del nuovo anno scolastico? Se ne è parlato in un convegno tenutosi mercoledì 6 settembre presso l’Aula Giubileo della Università Lumsa di Roma, coordinato dal dirigente scolastico Francesco Rovida, responsabile della formazione di EIP Italia.
leggi l’articolo completo su tuttoscuola.com
“Aprire a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca”
Pensieri per l’avvio dell’anno scolastico
Dopo l’avvio dato nella Provincia autonoma di Bolzano lo scorso 5 settembre, nel corso della settimana che si avvia dal giorno 11 settembre, riprenderà a suonare la campanella in tutte le scuole del nostro Paese: un suono di consolante e rassicurante ripresa dell’attività, una sorta di vero “capodanno” che accompagna la vita di tutti.
Il “contesto” che viviamo dal punto di vista dell’organizzazione e della politica scolastica porta con sé alcuni aspetti di novità, che attendono di poter diventare innovazione:
- introduzione della figura del docente tutor e del docente orientatore negli ultimi tre anni del secondo ciclo;
- avvio degli acquisti e dei lavori relativi alla realizzazione del Piano Scuola 4.0;
- presentazione del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale;
- aggiornamento delle modalità di redazione del PEI (Decreto Interministeriale 153/2023);
- riforma del sistema di abilitazione per i futuri docenti della scuola secondaria;
- termine del triennio di sperimentazione delle Linee guida per l’Insegnamento trasversale di educazione civica, che dovrebbe portare ad una nuova stesura delle stesse;
- entrata in vigore dell’ipotesi di CCNL 2019/2021.
In generale, però, il clima di questo periodo risente
- di un tempo di guerra a cui ci siamo, purtroppo, abituati;
- dell’ambivalenza tra timori per il cambiamento climatico ormai conclamato e fatica a riconoscere e mettere in atto comportamenti virtuosi di transizione ecologica effettiva (a partire dalle nostra aule e dalle nostre sale docenti);
- della diffusione di fenomeni violenti che vedono come protagonisti i nostri studenti (anche quelli che abbiamo “perso per strada”).
Elementi che ci portano a riconoscere che il “suono della campanella” è un ricordo di speranza e il richiamo alla narrazione della bellezza per “aprire a tutti i fanciulli del mondo la strada della comprensione reciproca” come ricorda il secondo dei Principi universali di Educazione civica.
Un suono che, in alcune parti del nostro mondo è un desiderio non ancora realizzabile come sanno bene le donne afgane che cercano di resistere nella difesa del loro diritto all’istruzione.
Ascolta l’intervista alla giornalista Lucia Capizzi del quotidiano “Avvenire”, curatrice di un progetto di sostegno a una scuola clandestina, presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia.
In fondo, basterebbe ricordarci che, in fondo, il cielo è di tutti.
Buon anno scolastico
Anna Paola Tantucci
Presidente Nazionale EIP Italia
