Audizione dell’Associazione EIP Italia Scuola strumento di pace ETS
Il giorno 7 aprile l’Associazione EIP Italia Scuola strumento di pace ETS è stata invitata in audizione dalla Commissione tecnica per la definizione delle Linee di indirizzo dei nuovi curricoli per le scuole dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione, costituita da esperti di didattica e di curricolo scolastico (nominata con DM del 18 marzo 2024, n. 47, integrata con DM n.14 del 29 gennaio 2025) e da studiosi esperti disciplinari (nominati con DM del 9 agosto 2024, n. 173).
Hanno partecipato all’incontro in teleconferenza la Presidente Nazionale Anna Paola Tantucci, il coordinatore della formazione Francesco Rovida e il delegato regionale Molise Giuseppe Natilli.
La Commissione era rappresentata dalla Coordinatrice Loredana Perla e dal Vice Coordinatore Francesco Magni, oltre che dai componenti Laura Sara Agrati, Giuseppa Cappuccio, Massimiliano Costa, Evelina Scaglia e Alessia Scarinci.
In premessa la Presidente Anna Paola Tantucci ha indicato scopo e limiti dell’audizione, dal punto di vista di EIP Italia.
L’Associazione EIP Italia Scuola strumento di pace ETS, sezione italiana dell’Associazione mondiale Ecole instrument de paix fondata a Ginevra nel 1968 da Jean Piaget e Jacques Mühlethaler è Ente di formazione per il personale della scuola accreditato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ai sensi della Direttiva 170/2016, ha firmato un Protocollo d’intesa triennale con il Ministro pro tempore costantemente rinnovato dal 2008 (ultimo rinnovo con il Ministro Giuseppe Valditara in data 24 ottobre 2024) ed è presente nell’elenco dei soggetti esterni accreditati per promuovere e realizzare procedure di confronto e di competizione, nazionali e internazionali, concernenti la valorizzazione delle eccellenze.
Nel presentare alla Commissione le proprie osservazioni intende esprimere un contributo di servizio e cooperazione educativa, finalizzato alla realizzazione concreta della sussidiarietà tra il mondo della scuola e gli Enti del terzo settore caratterizzati da finalità educative.
Le annotazioni presentate, organizzate in cinque punti specifici, si riferiscono in modo diretto ed esclusivo al testo presentato per il dibattito pubblico, senza alcun riferimento al metodo di lavoro scelto dalla Commissione.
1. Aspetti comunicativi e linguistici del documento
Le Indicazioni nazionali sono contemporaneamente testo di elaborazione culturale, strumento tecnico di lavoro pedagogico e didattico per le comunità scolastiche, documento amministrativo con specifica funzione normativa e di divulgazione diretta alle famiglie e all’opinione pubblica. Racchiudono, pertanto, molteplici intenzioni comunicative e funzionali.
La lettura del documento presentato per il dibattito pubblico rileva la presenza di una impostazione comunicativa e di un linguaggio non sempre coerenti e lineari, come rilevabile, ad esempio, nei seguenti aspetti:
– impostazione sintattica eccessivamente variabile, con la presenza di periodi strutturati in modo anche molto differenziato;
– utilizzo non coerente delle note e dei riferimenti normativi e bibliografici (a volte esplicitamente citati e altre volte solo evocati);
– utilizzo di termini con accezioni dubbie;
– utilizzo eccessivo di citazioni letterali o locuzioni latine e inglesi, non sempre richieste da esigenze testuali (ad es. curriculum makers a p. 18 e “curriculum makers” a pag. 21);
– utilizzo di domande retoriche;
– ripetizione di affermazioni o osservazioni in più punti;
– utilizzo di titoli o espressioni con assonanze giornalistiche (ad es. Insegnante professionista, e anche Maestro a pag. 9; Scrivere è…vivere. E si apprende a scuola a pag. 13; La valutazione. Un atto di valorizzazione a pag. 20).
EIP Italia suggerisce la necessità una revisione comunicativa finalizzata a rendere il testo formalmente coerente, normativamente aggiornato in modo esplicito e funzionale ai suoi diversi significati. L’Associazione mette a disposizione della Coordinatrice scientifica un contributo specifico.
2. Ruolo dei docenti, in dimensione individuale e collegiale, e formazione organica
Ritenendo apprezzabile l’ampia e ribadita centralità della figura degli insegnanti presente nel testo, anche nella sottolineatura del rispetto, l’Associazione indica la necessità di chiarire in modo più ampio la dimensione di responsabilità professionale autonoma delle comunità scolastiche nella predisposizione del Curricolo di Istituto, il significato funzionale della libertà di insegnamento e la funzione di integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole come garanzia sia del carattere unitario del sistema di istruzione che di valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale (vedi DPR 275/1999, articolo 8).
Interessanti sono i riferimenti espliciti alle funzioni definite di middle management, da riferire con maggiore correttezza, in assenza di una definizione giuridica e contrattuale specifica, alle diverse funzioni e attività previste nell’organico dell’autonomia e finalizzate alla realizzazione del PTOF (vedi CCNL 2019-2021, articolo 41).
Infine, sarebbe opportuno esplicitare in modo diretto e con riferimento alla normativa vigente (DLgs 59/2017 e CCNL 2019-2021) la funzione organica della formazione continua dei docenti, in sinergia tra Università, Ministero, Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione e Enti accreditati.
3. Latino per l’educazione linguistica
L’introduzione dello studio curricolare del Latino nella secondaria di I grado appare come uno strumento di forte (quanto apparentemente paradossale) innovazione formativa: attraverso il Latino si rafforzano le capacità linguistiche, si sviluppa il pensiero logico e la capacità di analizzare e risolvere problemi, si potenzia la memoria e la concentrazione, si diventa più consapevoli della storia e dell’identità culturale.
Anche con riferimento diretto alla certificazione delle competenze al termine del primo ciclo, la previsione del Latino curricolare si pone al servizio della Competenza alfabetica funzionale, della Capacità di imparare a imparare e della Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
EIP Italia ritiene che, nella formulazione degli obiettivi specifici di apprendimento, sia necessario esplicitare il riferimento alle competenze di analisi logica.
Alcune specifiche osservazioni finalizzate ad una riscrittura del testo sono messe a disposizione della Coordinatrice scientifica.
Per accompagnare l’introduzione della nuova disciplina e sulla base di una significativa esperienza sperimentale in corso di svolgimento da due decenni in una scuola di Campobasso appartenente alla Rete EIP Italia, nell’ambito delle possibilità offerte dall’autonomia scolastica, la nostra Associazione promuove, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Molise e l’Istituto Comprensivo “Petrone” di Campobasso, un’indagine presso il personale docente della scuola secondaria di I grado sull’inserimento curriculare del latino per l’educazione linguistica. Lo studio vuole approfondire il valore e l’utilità del Latino nella scuola secondaria di I grado; le finalità, i contenuti, gli aspetti metodologici dell’insegnamento del Latino nella scuola secondaria di I grado; le possibili modalità di inserimento del Latino nella scuola secondaria di I grado; i fabbisogni formativi dei docenti rispetto all’insegnamento del Latino nella scuola secondaria di I grado. La progettazione dell’iniziativa, già in stato di significativo avanzamento e di cui sono informati e partecipi il Ministro e la Coordinatrice scientifica, si propone per una realizzazione entro la fine del corrente anno scolastico nella Regione Molise, con possibile collaborazione di INVALSI anche per una successiva estensione sul territorio nazionale.
A tale proposito la Commissione, prendendo atto dell’iniziativa relativa all’indagine, ha previsto un prossimo confronto con il coordinatore degli esperti per il Latino Andrea Balbo.
4. Educazione civica
Con riferimento ai propri valori fondanti e agli impegni assunti nel Protocollo d’intesa con il Ministero, l’Associazione esprime apprezzamento per i plurimi ed espliciti riferimenti alle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica presenti nel testo proposto.
Contestualmente ritiene che occorra rafforzare tale prospettiva con una delle seguenti possibili scelte:
– introduzione di uno specifico paragrafo dedicato all’Insegnamento dell’educazione civica successivo a Educazione motoria – Educazione fisica, costituito anche da rimandi diretti al DM 183/2024;
– introduzione di un riferimento esplicito a Educazione civica nell’esempio di modulo interdisciplinare di apprendimento per tutte le discipline (attualmente è presente per Lingua inglese, Seconda lingua comunitaria, Geografia, Arte e immagine);
– introduzione di un ulteriore Box 4 per tutte le discipline, con suggerimenti e indicazioni per la realizzazione dell’Insegnamento dell’educazione civica.
5. Educazione alla pace
L’analisi linguistica del testo proposto ha messo in evidenza l’assenza del termine “pace”, come già accaduto nelle citate Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica (e nella stessa Legge 92/2019).Con riferimento sia all’Agenda ONU 2030 e alla Raccomandazione sull’educazione alla pace e ai diritti umani, alla comprensione internazionale, alla cooperazione, alle libertà fondamentali, alla cittadinanza globale e allo sviluppo sostenibile adottata da UNESCO durante la 42ma Conferenza Generale nel 2023, EIP Italia chiede che venga inserito uno specifico riferimento a questo tema nell’ambito del paragrafo riferito alle Finalità della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, inserendo l’educazione alla pace come finalità specifica, anche sottolineando l’importanza di educare gli studenti alla gestione dei conflitti in modo pacifico, alla promozione dei diritti umani e alla comprensione delle cause della guerra e della violenza.
Anna Paola Tantucci
Presidente nazionale