Rapporto Ambiente 2023

Il 21 febbraio scorso la presentazione ufficiale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri


Lo scorso mercoledì 21 febbraio, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato presentato il Rapporto Ambiente 2023 curato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).

Giunto alla sua quarta edizione, offre una panoramica dettagliata sullo stato dell’ambiente in Italia sulla base di informazioni oggettive, affidabili e confrontabili. Attraverso l’analisi di 21 indicatori ambientali è possibile valutare il raggiungimento dei numerosi obiettivi prefissati e di affrontare con efficacia le sfide ambientali future. La seconda parte del documento mette in luce l’impegno e l’operato di ISPRA e delle ARPA/APPA, attraverso focus su best practices per la lotta ai cambiamenti climatici, l’economia circolare, la finanza sostenibile, per proteggere la nostra salute e il nostro pianeta, sensibilizzare e informare la collettività.

I dati presentanti mettono in evidenza una situazione con elementi positivi ed elementi negativi.
Le emissioni da gas serra, in Italia, sono diminuite del 20% circa dal 1990 ad oggi, mentre la produzione energetica da fonti rinnovabili ha raggiunto il 20% del consumo; la produzione di rifiuti appare in leggera diminuzione e continua a crescere la percentuale di raccolta differenziata.
Continua a peggiorare, invece, il consumo di suolo: uno dei tanti indizi che suggeriscono come il raggiungimento effettivo degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030 e dagli accordi delle varie Cop restino decisamente lontani.

A questo proposito… qualcuno ha notizie delle ricadute effettive dell’ultima, svolta a Dubai a novembre 2023?
Ma di scuro l’ultima “crisi matrimoniale” famosa ne ha trovato parecchio (speriamo non nelle aule scolastiche…).


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