COP28 al via

Sperando che qualcuno se ne accorga


Se anche una Esortazione Apostolica di Papa Francesco, la Laudate Deum dello scorso ottobre, è passata quasi sotto silenzio, non ci sono molte speranze.

Eppure manca solo un giorno all’apertura ufficiale della 28esima Conferenza quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

Sulla homepage del sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alle 7 del mattino del 28 novembre, non ci sono tracce, richiami, link, simboli. E neppure sul sito del Governo Italiano, del Quirinale, del Parlamento Europeo in Italia. Per non parlare di quello dell’Istruzione e del Merito e del (defunto?) RiGenerazione Scuola o di Educazione civica.

Eppure, citando un articolo di Francesco Sylos Labini del 28 novembre:
“Secondo i nuovi dati appena pubblicati dalla Nasa, la temperatura media nel mese di ottobre 2023 ha segnato il nuovo record da quando si registrano le misure dopo quelli di luglio, agosto e settembre. Guardando i diversi indicatori, primo tra i quali la temperatura degli oceani, i climatologi concludono che siamo entrati in un territorio inesplorato. Il 17 novembre è stato il primo giorno in cui la temperatura media globale ha superato i 2°C rispetto ai livelli preindustriali; il 18 novembre è stato il secondo. Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite avverte che è probabile raggiungere nell’immediato futuro un riscaldamento globale di 2,5-2,9°C. Malgrado il fatto che nell’ultimo mezzo secolo gli scienziati abbiano costantemente avvertito che la traiettoria intrapresa stava rapidamente portando a condizioni climatiche estreme, nulla di sostanziale è stato davvero fatto per prevenire la catastrofe che incombe su di noi. Se le tendenze rivelano nuovi record climatici nello stesso tempo, sono stati fatti progressi minimi nella lotta al cambiamento climatico.
Secondo il quinto rapporto National Climate Assessment, pubblicato il 14 novembre scorso dall’amministrazione degli Stati Uniti, ogni tre settimane si verificano gravi disastri climatici, nessun luogo è al sicuro dal riscaldamento e alcune comunità sono colpite più duramente di altre. Il riscaldamento globale causa ogni anno 150 miliardi di dollari di danni diretti in tutto il Paese, a causa dell’innalzamento dei mari, delle ondate di calore, della siccità o delle inondazioni, e i costi sono in aumento. Nel periodo 2018-2022, gli Stati Uniti hanno subito 89 disastri climatici: ognuno ha causato danni per almeno 1 miliardo di dollari. Il rapporto sottolinea che finché non si smetterà di pompare gas serra nell’atmosfera, gli effetti del cambiamento climatico continueranno ad aumentare: ogni frazione di grado di riscaldamento è importante”.

Se fosse rimasto ancora qualche spazio per questo che è il vero tema del nostro futuro, ecco di seguito alcune risorse:

sito web della COP28: https://www.cop28.com/
programma della partecipazione italiana (cercando sul sito del Ministero con un pochino di calma si trova): https://www.mase.gov.it/pagina/cop28-0
portale italiano di metereologia e clima: http://www.nimbus.it/

E magari iscriviamoci alla pagina ufficiale della COP28 su Youtube, giusto per incoraggiali un pochino visto che ad oggi ci sono meno di 2500 iscritti nel mondo…
https://www.youtube.com/@COP28UAEOfficial


Risorse e materiali dall’archivio EIP Italia:

Made with Padlet
PADLET da IC Casanova – Costantinopoli di Napoli
Scuola secondaria di I grado “Baldassarre” – Trani (BT)
IC San Nilo – Grottaferrata (RM)
IC “Carducci” – Capaccio (SA)

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