Educare alla speranza: un augurio di Pace per il 2026

La lettera di auguri della Presidente nazionale Anna Paola Tantucci per le prossime feste


Carissimi Dirigenti e Docenti,

quando nello scorso mese di settembre mi sono rivolta a voi parlando di “sfide e opportunità”, avevamo negli occhi l’emozione dell’inizio.
Oggi, mentre ci avviciniamo alla pausa natalizia e alla soglia del 2026, penso sia il momento di fermarsi a riflettere sul cammino percorso e sull’orizzonte verso cui stiamo andando. In questi mesi, le aule delle nostre scuole sono state molto più che semplici luoghi di apprendimento: sono state laboratori di cittadinanza e palestre di umanità. In un contesto globale spesso segnato da conflitti e fragilità, la Scuola si presenta ancora come l’ultimo, irrinunciabile presidio dove si costruisce il futuro.

Celebrare le festività quest’anno significa rinnovare, come una sorta di atto di resistenza, una promessa solenne: quella di non arrendersi all’indifferenza. Il desiderio di educare che anima il nostro lavoro non è un semplice esercizio professionale, ma una vocazione alla cura dell’altro. Ogni volta in cui si parla di diritti umani nelle nostre aule, non stiamo solo trasmettendo conoscenze, ma stiamo accendendo una luce contro l’oscurità della prevaricazione.

L’augurio della famiglia EIP Italia per questo Natale è che “Pace” non rimanga una parola astratta, da relegare ai discorsi ufficiali o nelle spesso sterili trattative internazionali, ma diventi la grammatica quotidiana delle nostre relazioni. La pace vera inizia dallo sguardo che rivolgiamo ai nostri compagni di viaggio, dall’inclusione di chi si sente ai margini, dalla capacità di trasformare il conflitto in dialogo.

Voi, docenti e dirigenti, siete i custodi di questa speranza. Il mondo migliore che tutti desideriamo non arriverà per caso: è affidato alle vostre mani, alle vostre menti e ai vostri cuori, che, con grande privilegio, nutrono mani, menti e cuori dei giovani del nostro Paese.
Guardiamo al nuovo anno con fiducia, ma anche con responsabilità.
Che il 2026 sia l’anno in cui la cultura dei diritti universali passi dalla carta alla vita vissuta.
Che la nostra rete scolastica continui ad essere un faro che illumina la strada della convivenza civile e del rispetto reciproco.

A voi, che ogni giorno lavorate per tessere la trama di una società più giusta, e alle vostre famiglie, giungano i miei più sinceri auguri di un sereno Natale e di un anno nuovo colmo di quella speranza operosa che solo l’educazione sa regalare.

Con stima e affetto,


Lascia un commento