In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico
Brescia, 19 novembre 2025 – Durante la solenne cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025/2026, l’Università degli Studi di Brescia ha voluto porre l’accento sull’importanza della formazione umana e civile, conferendo un prestigioso riconoscimento a una delle figure più autorevoli della pedagogia italiana: Luciano Corradini
L’evento, svoltosi nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina, ha visto il conferimento del “University of Brescia Award” per la sezione “Attività formativa e di ricerca”. La targa è stata consegnata dal Magnifico Rettore, Francesco Castelli. Questo premio non rappresenta solo un omaggio formale, ma è stato descritto come un “grazie” collettivo da parte dell’accademia e della città per una vita intera dedicata alla scuola e ai valori costituzionali.
Sebbene il curriculum di Corradini sia particolarmente ampio, l’Ateneo bresciano ha voluto premiare tre aspetti fondamentali del suo percorso:
In primo luogo è un riconoscimento al Padre dell’Educazione Civica, in quanto Luciano è riconosciuto come la voce più autorevole nella battaglia culturale per riportare lo studio della Costituzione e della cittadinanza attiva al centro dei programmi scolastici italiani.
In secondo luogo, viene valorizzata la sua visione di pedagogia come Politica concreta, sottolineando la sua capacità di trasformare la teoria pedagogica in azioni concrete, come dimostrato dal suo lavoro decisivo sullo “Statuto delle studentesse e degli studenti”.
Infine, nonostante la sua carriera lo abbia portato ai vertici nazionali (come Sottosegretario all’Istruzione), Corradini ha mantenuto radici profonde con Brescia, essendo stato un docente chiave per la nascita dei corsi pedagogici locali.
La premiazione si è inserita in un contesto di riflessione più ampio sul futuro dell’ateneo. La cerimonia ha ospitato anche l’ex Ministro Vittorio Colao, che ha tenuto una Lectio Magistralis sull’intelligenza artificiale. In questo scenario, la figura di Corradini ha rappresentato il necessario contrappeso umanistico: un promemoria che nessuna innovazione tecnologica può prescindere da una solida formazione della persona e da un’etica della responsabilità.
Alla cerimonia era presente anche la moglie del professore, Bona Bonomelli, a testimonianza del clima familiare e festoso dell’evento.




