La lettera di Leone XIV sul tema dell’educazione
La recente Lettera Apostolica di Papa Leone XIV, “Disegnare nuove mappe di speranza” pubblicata in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis, riafferma il ruolo centrale dell’educazione per la costruzione di un futuro di pace, giustizia e speranza.
Questo documento fondamentale offre una visione rinvigorente per le comunità educative, chiamandole ad agire come fari nel nostro mondo complesso, frammentato e incerto.
Il mandato di “costruire ponti”
Il Papa sottolinea con forza che laddove le comunità educative si lasciano guidare, non si ritirano, ma si rilanciano, scegliendo di “non alzare muri, ma costruire ponti”. Questa è la missione intrinseca dell’Educazione alla Pace:
– rifiutare la violenza: la pace non è semplicemente l’assenza di conflitto, ma una “forza mite” che rifiuta attivamente la violenza;
– linguaggio disarmato e disarmante: un’educazione alla pace è definita come “disarmata e disarmante”, che insegna a deporre le armi della parola aggressiva e dello sguardo giudicante;
– lingua della misericordia e della giustizia: l’obiettivo è imparare il linguaggio della misericordia e della giustizia riconciliata.
Tre priorità per le nostre scuole
Per orientare i passi delle nuove generazioni, Papa Leone XIV aggiunge tre priorità che fungono da stella polare per il Patto Educativo Globale:
– vita interiore: offrire spazi di silenzio, discernimento e dialogo con la coscienza e con Dio, rispondendo al profondo bisogno di profondità dei giovani;
– digitale “umano”: formare all’uso sapiente delle tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale, armonizzando intelligenze tecnica, emotiva, sociale, spirituale ed ecologica e ponendo la persona prima dell’algoritmo;
– pace disarmata e disarmante: educare a linguaggi non violenti, alla riconciliazione e alla costruzione di ponti. La beatitudine “Beati gli operatori di pace” (Mt 5,9) deve diventare il metodo e il contenuto stesso dell’apprendere.
Verso una “coreografia della speranza”
La missione è chiara: l’educazione cattolica è chiamata a ricostruire la fiducia in un mondo segnato da conflitti e paure. Il Papa invita educatori, studenti e responsabili a essere “servitori del mondo educativo, coreografi della speranza, ricercatori infaticabili della sapienza, artefici credibili di espressioni di bellezza”.
L’educazione è un atto d’amore e speranza che ricuce il tessuto lacerato delle relazioni, restituendo alle parole il peso della promessa e orientando i passi verso la fraternità che consolida la giustizia.
Il nostro impegno
Come Associazione finalizzata alla promozione dell’Educazione alla pace, accogliamo l’appello di Papa Leone XIV a “disarmare le parole”. Ci impegniamo a sostenere le scuole nell’integrare i principi della non-violenza, della riconciliazione e della giustizia sociale e ambientale in ogni aspetto del percorso educativo, contribuendo a disegnare concretamente queste nuove mappe di speranza per le nostre comunità.