Pubblicato il Global Progress Report on Sustainable Development Goal 16
In qualità di educatori, siamo i custodi del futuro e i primi architetti di una cittadinanza consapevole. La nostra missione non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma si estende alla costruzione di un ambiente di apprendimento che sia un laboratorio di pace, giustizia e inclusione.
È per questo che desideriamo portare alla vostra attenzione il documento cardine delle Nazioni Unite, il “Global Progress Report on Sustainable Development Goal 16: Indicators on Peaceful, Just and Inclusive Societies”. Questo rapporto è una bussola che ci ricorda: la pace, la giustizia e l’inclusione non sono obiettivi isolati, ma il fondamento per raggiungere tutti gli altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il Goal 16 mira a promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, a garantire l’accesso alla giustizia per tutti e a costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli.
Il rapporto, tuttavia, lancia un allarme chiaro: nessun obiettivo del Goal 16 è pienamente in linea con i tempi. I progressi sono disomogenei, fragili e troppo lenti e questo ci impone di riflettere sul ruolo cruciale che la scuola può e deve svolgere per invertire la rotta.
1. Società pacifiche: oltre il conflitto armato
Il concetto di pace va ben oltre l’assenza di guerra; include elementi civili, sociali e strutturali che consentono alle persone di vivere in dignità e sicurezza, libere dalla paura e dalla minaccia della violenza.
I dati ci mostrano sfide urgenti:
– Violenza contro i minori: a livello globale, due bambini su tre (1,6 miliardi) subiscono regolarmente punizioni violente dai loro *caregiver* a casa. Nelle aree fragili, più di una ragazza su quattro ha subito stupri o violenze sessuali durante l’infanzia.
– Tratta di esseri umani: i bambini sono sempre più vittime. Nel 2022, il 38% di tutte le vittime di tratta identificate erano minori, una quota in aumento rispetto al 13% del 2004.
Cosa significa per la scuola? Dobbiamo lavorare per promuovere culture di genitorialità positiva e fornire ai bambini e agli adolescenti gli strumenti per riconoscere e denunciare l’abuso. I nostri programmi educativi, specialmente nella prima infanzia, sono lo scudo più forte contro la normalizzazione della violenza.
2. Società giuste: affrontare l’iniquità
La giustizia è l’accesso universale al diritto, lo stato di diritto e una “governance” responsabile: se i sistemi di giustizia falliscono, si erode la fiducia sociale.
Un dato saliente ci riguarda indirettamente: la corruzione. In media, circa un cittadino su cinque che ha interagito con un funzionario pubblico nell’ultimo anno è stato invitato a pagare una tangente. Questo mina la fiducia nelle istituzioni che i nostri studenti imparano a rispettare.
Cosa significa per la scuola? Dobbiamo educare gli studenti ai principi di trasparenza, legalità e responsabilità (accountability). Il modo in cui gestiamo la nostra istituzione deve riflettere la giustizia che vogliamo vedere nel mondo, incoraggiando un senso civico critico ma costruttivo.
3. Società inclusive: dare voce a tutti
L’inclusione è l’espressione dei diritti umani di uguaglianza e non discriminazione, genera fiducia, rafforza la coesione sociale e rende le istituzioni più efficaci e resilienti.
– Discriminazione diffusa: in media, una persona su cinque a livello globale riferisce di aver subito discriminazioni nell’ultimo anno. Tassi più elevati sono segnalati tra le donne, i poveri e le persone con disabilità.
– Efficacia politica: meno della metà delle persone nei paesi a reddito alto e medio ritiene che il proprio sistema politico consenta loro di avere voce in capitolo nelle decisioni governative. Le donne, in particolare, riferiscono una minore percezione di efficacia politica rispetto agli uomini.
Cosa significa per la scuola? La nostra scuola deve essere un modello di inclusione. Dobbiamo garantire che la voce di ogni studente e membro del personale sia ascoltata e valorizzata. Promuoviamo l’efficacia politica creando spazi dove la partecipazione e la discussione informata portano a risultati reali, dando agli studenti la fiducia di poter influenzare le decisioni. Questo inizia con la garanzia che i nostri ambienti siano accessibili e che le politiche scolastiche siano libere da ogni forma di discriminazione.
Un invito all’azione
Come educatori, abbiamo la straordinaria opportunità di agire come catalizzatori di questo cambiamento. Non possiamo permettere che i ritardi nell’SDG 16 compromettano il futuro che stiamo cercando di costruire.
Vi invitiamo a riflettere su come i vostri progetti didattici, il clima scolastico e le politiche interne possano contribuire attivamente a trasformare le nostre scuole in veri e propri strumenti di pace, formando la prossima generazione di leader che non solo conoscono l’importanza della giustizia e dell’inclusione, ma sanno come realizzarle.
1 commento su “Come stanno andando i progressi per il raggiungimento dell’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030?”