WMO Global Annual to Decadal Climate Update 2025-2029: appunti per un’analisi tecnica

Per chi pensa che il cambiamento climatico non sia una truffa e che studio e competenza non siano parole vuote


Il WMO Global Annual to Decadal Climate Update 2025-2029 è uno strumento scientifico fondamentale, redatto dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO). Questo rapporto non è una semplice previsione meteorologica, ma una sintesi complessa di proiezioni climatiche su scala globale e decennale, basate su un vasto insieme di modelli prodotti da 14 centri di ricerca internazionali. La sua utilità didattica risiede nella capacità di fornire dati quantitativi e scenari scientificamente fondati, essenziali per un’educazione consapevole sul tema del cambiamento climatico.
Il rapporto fornisce una panoramica dettagliata delle proiezioni climatiche per il prossimo quinquennio.

Previsioni sulle temperature globali

I dati presentano un quadro netto e preoccupante. Le temperature medie globali sono previste continuare a stabilirsi su livelli record nel periodo 2025-2029. La temperatura media annua della superficie terrestre è proiettata tra 1.2∘C e 1.9∘C in più rispetto alla media del periodo 1850-1900. Un dato particolarmente impressionante è la probabilità statistica associata al superamento della soglia simbolica e critica di 1.5∘C stabilita dall’Accordo di Parigi: è probabile (86% di possibilità) che la temperatura media superi questo livello per almeno un anno tra il 2025 e il 2029, e la probabilità che l’intera media quinquennale superi questa soglia è del 70%. Il rapporto sottolinea che tali superamenti sono temporanei e non equivalgono al raggiungimento del limite a lungo termine stabilito dall’accordo, ma ne indicano chiaramente l’avvicinamento. Il report conferma inoltre che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con un’anomalia di 1.55∘C±0.13∘C rispetto alla linea di base pre-industriale.

Previsioni regionali e precipitazioni

Le proiezioni non si limitano ai dati globali, ma offrono anche un dettaglio regionale che rende il fenomeno più tangibile. Per il periodo 2025-2029, si prevede una probabilità molto alta di temperature superiori alla media 1991-2020 in quasi tutte le regioni del mondo. Il riscaldamento è particolarmente accentuato sulle terre emerse dell’emisfero settentrionale. Le anomalie più significative sono attese nell’Artico, dove la temperatura media per i prossimi cinque inverni (novembre-marzo) è prevista 2.4∘C superiore alla media 1991-2020, un aumento più di tre volte e mezzo maggiore rispetto all’anomalia media globale. Anche i modelli di precipitazione mostrano cambiamenti significativi: per la stagione maggio-settembre, sono previste condizioni di anomala umidità nel Sahel, in Europa settentrionale, in Alaska e nel nord della Siberia, mentre l’Amazzonia rischia condizioni anomale di siccità.

Ghiaccio marino e affidabilità delle previsioni

Il rapporto dedica una sezione specifica alle previsioni sul ghiaccio marino, un aspetto cruciale per il clima globale. Per il periodo 2025-2029, sono previste riduzioni consistenti della concentrazione di ghiaccio marino nell’Artico. Le previsioni suggeriscono riduzioni in aree strategiche come il Mare di Barents e il Mare di Bering. La fiducia in queste previsioni è considerata “alta” per le anomalie ai bordi del ghiaccio marino. La precisione delle previsioni climatiche viene valutata con il concetto di “skill”, ovvero la capacità dei modelli di riprodurre le condizioni passate. Per le temperature globali, la “skill” è molto alta. L’analisi retrospettiva (hindcast) del periodo 2020-2024 ha mostrato un’alta correlazione spaziale con le osservazioni effettive (r=0.80) , confermando l’affidabilità dei modelli, anche se con un’accuratezza inferiore per le precipitazioni (r=0.34).

Proposte didattiche per sensibilizzare gli studenti

Questo rapporto offre una base solida per attività educative. Gli insegnanti possono utilizzare i dati e i grafici per illustrare concetti come le anomalie climatiche, le medie storiche e le proiezioni probabilistiche. L’analisi delle mappe può essere un’attività coinvolgente per visualizzare gli impatti regionali. Inoltre, lo studio del concetto di “skill” dei modelli permette di avviare discussioni sulla natura della scienza, sul ruolo della probabilità e su come l’incertezza scientifica non equivalga a un’informazione inaffidabile. Incoraggiare gli studenti a usare questi dati per creare le proprie infografiche o presentazioni può trasformare la teoria in una pratica significativa, potenziando la loro comprensione e il loro senso di responsabilità verso il futuro del pianeta.



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