La scelta di EIP Italia per aderire alla proposta di Papa Leone XIV
Nell’udienza generale del 20 agosto, Papa Leone XIV ha invitato i fedeli cristiani “a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e in preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati in corso”.
Un tema, quello della pace “disarmata e disarmante”, che accompagna le parole del Pontefice fin dal suo primo discorso in Piazza San Pietro.
L’EIP Italia, in uno spirito universale, invita la comunità scolastica a vivere questa giornata come occasione per riaffermare l’impegno verso la costruzione di un futuro più giusto e sereno.
Il nostro approccio educativo, fondato sui Principi universali di Educazione civica e sui documenti internazionali che delineano il ruolo cruciale dell’istruzione in questo cammino, ci spinge a valorizzare ogni occasione per orientare l’azione pedagogica verso la promozione dei diritti umani, secondo una logica che promuove il servizio a tutti gli uomini, la comprensione reciproca, il rispetto per la vita e gli uomini, la tolleranza, la solidarietà e l’altruismo.
Questi principi ci offrono una base solida per affrontare le sfide del nostro tempo e per formare cittadini che non si limitino a subire passivamente gli eventi, ma che siano agenti di cambiamento e promotori di pace.
In linea con la Raccomandazione UNESCO sull’educazione alla pace del 2023, intendiamo ribadire l’urgenza dell’educazione alla pace intesa come “processo positivo di partecipazione” attraverso cui le persone lavorano insieme per costruire “società giuste, inclusive, sane, sostenibili e pacifiche”.
Nella consapevolezza che cambiamenti climatici, pace, cittadinanza globale e uguaglianza di genere sono temi interconnessi, siamo convinti che l’educazione resta l’unica vera risposta alle sfide globali, secondo una logica che non si limita alle aule scolastiche, ma abbraccia l’educazione permanente e si rivolge a tutti gli attori della società, dai decisori politici ai singoli studenti.
Per queste ragioni, invitiamo a vivere il 22 agosto in modo significativo, trasformando la riflessione in azione, anche accogliendo, secondo la propria convinzione religiosa, l’invito del Papa. E proponendo, tra gli altri, alcune possibili azioni:
Un gesto concreto di Pace
Dedicate tempo a un atto di gentilezza verso un vicino, un collega o un familiare nella consapevolezza che la pace inizia dai piccoli gesti e dalle relazioni umane quotidiane.
Il digiuno dall’informazione tossica
Evitate per un giorno i social media e i notiziari che alimentano odio e disperazione, per concentrarsi su fonti di notizie costruttive e su letture che ispirano speranza.
Impegno civico e volontariato
Sostenete un’associazione locale o un’organizzazione che lavora per i diritti umani, la giustizia sociale o la sostenibilità ambientale: la pace non è solo l’assenza di conflitto, ma anche la presenza di giustizia e equità.
Preparazione didattica e lavoro scolastico
Dedicate una parte del vostro lavoro per progettare (o rinnovare) la costruzione del curricolo di Educazione civica legata alle vostre attività di insegnamento, con la creazione di approfondimenti e percorsi finalizzati specificamente all’Educazione alla pace
Vivere questa giornata significa ribadire il ruolo trasformativo dell’educazione e la convinzione che, agendo come cittadini globali responsabili, possiamo costruire un mondo in cui la pace non sia solo un’aspirazione, ma una realtà.