Un importante riconoscimento per la prof.ssa Italia Martusciello

La vicepresidente di EIP Italia è entrata nell’Ordine degli Ufficiali al merito della Repubblica Italiana con una cerimonia in occasione della Festa della Repubblica


Entrare a far parte dell’Ordine degli Ufficiali al Merito della Repubblica Italiana è un onore che mi commuove profondamente e che sento di accogliere con gratitudine e con un grande senso di responsabilità.


In un’epoca segnata da fragilità diffuse, da smarrimenti educativi e da solitudini emotive questo riconoscimento rappresenta per me non un punto di arrivo, ma un nuovo inizio. Una chiamata ulteriore alla coerenza, all’impegno, alla dedizione totale a quella che considero, da sempre, più di una professione: una missione.

Desidero innanzitutto rivolgere un sincero e sentito ringraziamento al Presidente della Repubblica, garante dei valori costituzionali e custode dell’etica civile, nonché a tutte le Istituzioni che, attraverso questo conferimento, rinnovano fiducia e attenzione nei confronti del mondo dell’istruzione, riconoscendo la scuola come pilastro fondante della nostra democrazia e presidio insostituibile di legalità, equità, speranza e futuro.

Questo riconoscimento è, per me, un tributo collettivo. Nessun traguardo ha mai il volto di un singolo. Dietro ogni cammino ci sono volti, mani, storie, relazioni che si intrecciano.
Ed è con il cuore colmo di emozione che rivolgo il primo e più profondo ringraziamento alla mia famiglia, il mio porto sicuro, la mia rotta nei momenti di disorientamento, la mia sorgente di energia nei giorni più difficili. A loro devo ogni passo, ogni scelta, ogni traguardo. Se oggi sono qui, lo devo anche e soprattutto a chi mi ha insegnato a credere nel valore della cultura, nell’etica del servizio, nell’importanza del bene comune.

Grazie ai miei Dirigenti Scolastici, mentori illuminati e guide visionarie, che mi hanno spinto a osare, a cercare nuove vie, a non smettere mai di interrogarmi. Grazie per avermi dato fiducia, per aver creduto nei miei progetti anche quando sembravano audaci, per avermi offerto spazi di libertà in cui la creatività potesse germogliare.

Un pensiero riconoscente va anche ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi e al Personale ATA: figure troppo spesso invisibili, ma indispensabili. Dietro ogni aula ordinata, ogni laboratorio funzionante, ogni documento firmato con cura, ci sono loro. La loro silenziosa presenza garantisce il funzionamento quotidiano della scuola, rendendola un luogo sicuro, accogliente, vivo. A loro va la mia stima e la mia gratitudine più sincera.

Un grazie affettuoso e convinto ai miei colleghi: compagni di strada instancabili, con cui ho condiviso non solo attività didattiche e progetti formativi, ma anche sogni, dubbi, valori, sconfitte, rinascite. Insieme abbiamo costruito spazi di confronto autentico, abbiamo creduto nel valore dell’educazione alla cittadinanza, nella centralità della persona, nella possibilità di trasformare l’aula in un laboratorio di umanità.

E poi, grazie agli studenti. A tutti loro. Quelli di ieri, quelli di oggi e quelli di domani. Sono loro il senso profondo del mio impegno. Sono loro che mi spronano ogni giorno a rimettermi in discussione, a reinventare il modo di insegnare, a trovare parole nuove per parlare di probità, giustizia, di bellezza, di solidarietà. In ogni loro sguardo c’è una domanda, una sfida, una speranza. E quando un ragazzo riesce a credere di più in sé stesso, a riscoprire il proprio valore, a trovare il proprio posto nel mondo, allora capisco che ogni fatica ha avuto senso.

Un pensiero speciale lo rivolgo agli studenti dell’Istituto Penitenziario di Larino, con cui ho condiviso un tratto di cammino che ha segnato profondamente la mia visione educativa. Con loro ho imparato a guardare oltre gli errori, oltre i muri, oltre le etichette e mi hanno insegnato l’essenza profonda del valore della libertà. In quel contesto ho toccato con mano la forza rivoluzionaria dell’istruzione, capace di restituire dignità, consapevolezza, libertà interiore, anche dove tutto sembra perduto.

Grazie alle associazioni con cui ho avuto il privilegio di collaborare nel corso degli anni. Realtà preziose che credono nella scuola come strumento di emancipazione, di crescita civile, di promozione dei diritti. Tra tutte, desidero citare con profonda riconoscenza École Instrument de Paix, nella persona della presidente nazionale Anna Paola Tantucci, che da sempre si batte con coraggio per una scuola aperta al dialogo interculturale, impegnata nel costruire ponti di pace in un mondo attraversato da troppi conflitti. La sua visione è stata per me fonte d’ispirazione e modello di coerenza etica.

Un omaggio sentito lo rivolgo anche al prof. Luciano Corradini: quanta saggezza e impeto civico ho colto in questa straordinaria figura di maestro, una vera miniera di riflessioni profonde, coraggio e passione educativa. Ogni suo intervento mi ha lasciato qualcosa dentro, come un richiamo forte e lucido al senso più alto del nostro essere educatori.

Questo riconoscimento lo dedico anche a chi lavora ogni giorno nella scuola in contesti difficili, a chi si ostina a seminare anche dove la terra è arida, a chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte, a chi lotta contro la dispersione scolastica, l’indifferenza, la marginalità. A chi crede che educare significhi prendersi cura dell’altro, nella sua interezza, nella sua unicità, nella sua complessità.

Lo dedico a tutti quei docenti che credono ancora, ostinatamente, che una buona scuola possa cambiare il mondo, un ragazzo alla volta. Che l’aula non sia solo uno spazio fisico, ma una fucina di sogni, una palestra di democrazia, un laboratorio di coscienze.

Infine, questo riconoscimento è anche una promessa: continuare a camminare, con lo sguardo alto e i piedi ben piantati nel presente, con la consapevolezza che ogni giorno, ogni lezione, ogni gesto, può fare la differenza. Continuerò a servire la scuola con passione, rigore, empatia e coraggio, nella certezza che educare è un investimento d’amore nel domani, è una vocazione civile.

Grazie, con tutto il cuore.

Italia N. Martusciello



1 commento su “Un importante riconoscimento per la prof.ssa Italia Martusciello”

  1. Congratulazioni vivissime alla Prof.ssa Italia Martusciello per lo straordinario, meritatissimo traguardo raggiunto

    Elvira D’Angelo – Delegata EIP- Napoli

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