Verso la terra di uguaglianza

Pubblicato il Rendiconto di genere 2024 di INPS


Sono ancora rilevanti le condizioni di svantaggio delle donne nel nostro Paese, nell’ambito lavorativo, familiare e sociale.
Questo è quanto emerge dal Rendiconto di genere, presentato oggi a Roma dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, che contiene dati particolarmente significativi relativi alla presenza delle donne nel mercato del lavoro e nei percorsi di istruzione, ai livelli retributivi e pensionistici, agli strumenti di sostegno al lavoro di cura e alla violenza di genere.
Nel 2023, il tasso di occupazione femminile in Italia si è attestato al 52,5%, rispetto al 70,4% degli uomini, evidenziando un divario di genere significativo pari al 17,9 punti percentuali. Inoltre, le assunzioni femminili hanno rappresentato solo il 42,3% del totale.
Anche l’instabilità occupazionale coinvolge soprattutto il genere femminile in quanto solo il 18% delle assunzioni di donne sono a tempo indeterminato a fronte del 22,6% degli uomini.
Le lavoratrici con un contratto a tempo parziale sono il 64,4% del totale e anche il part-time involontario è prevalentemente femminile, rappresentando il 15,6% degli occupati, rispetto al 5,1% dei maschi.
Il gap retributivo di genere rimane un aspetto critico, con le donne che percepiscono stipendi inferiori di oltre venti punti percentuali rispetto agli uomini. In particolare, fra i principali settori economici, la differenza è pari al 20% nelle attività manifatturiere, 23,7% nel commercio, 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione, 32,1% nelle attività finanziarie, assicurative e servizi alle imprese.
Appena il 21,1% dei dirigenti è donna, mentre tra i quadri il genere femminile rappresenta solo il 32,4%.
Per quanto riguarda il livello di istruzione, nel 2023 le donne hanno superato gli uomini sia tra i diplomati (52,6%) sia tra i laureati (59,9%), ma questa superiorità nel percorso di studi non si traduce in una maggiore presenza nelle posizioni di vertice nel mondo del lavoro.
Le donne continuano a farsi carico della maggior parte del lavoro di cura. Nel 2023, le giornate di congedo parentale utilizzate dalle donne sono state 14,4 milioni, contro appena 2,1 milioni degli uomini. L’offerta di asili nido rimane insufficiente, con solo l’Umbria, l’Emilia-Romagna e la Valle d’Aosta che raggiungono o si avvicinano all’obiettivo dei 45 posti nido per 100 bambini 0-2 anni. 
Le denunce per violenza di genere sono aumentate, evidenziando una problematica ancora radicata. Il Reddito di Libertà, erogato dall’INPS alle donne vittime di violenza in ambito familiare, nel 2021 ha coinvolto 2.418 donne, mentre negli anni successivi, per mancanza di risorse, sono stati confermati i trattamenti solo nelle regioni Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia (circa 233 in tutto nel 2023) grazie a risorse regionali. 
Per quanto concerne le prestazioni pensionistiche, sebbene le donne siano numericamente superiori tra i beneficiari di pensioni, essendo 7,9 milioni le pensionate rispetto ai 7,3 milioni di pensionati, permangono significative differenze negli importi erogati. 
Nel lavoro dipendente privato gli importi medi delle pensioni di anzianità/anticipate e di invalidità per le donne sono rispettivamente del 25,5% e del 32% inferiori rispetto a quelli degli uomini, mentre nel caso delle pensioni di vecchiaia il divario raggiunge il 44,1%. Questi dati sono il riflesso di una condizione di svantaggio che le donne hanno nel mercato del lavoro. Le donne prevalgono numericamente nelle prestazioni pensionistiche di vecchiaia e ai superstiti. Il numero limitato delle donne che beneficiano della pensione di anzianità/anticipata (solo il 27% fra i lavoratori dipendenti privati e il 24,5% fra i lavoratori autonomi) evidenzia le difficoltà delle donne a raggiungere gli alti requisiti contributivi previsti, a causa della discontinuità che caratterizza il loro percorso lavorativo. 
Secondo Roberto Ghiselli, Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, “affrontare il problema delle discriminazioni di genere significa agire su tutte le dimensioni del problema, che riguardano il mercato del lavoro e i modelli organizzativi nel lavoro, la rete dei servizi, la dimensione familiare e quella culturale. Viene pertanto chiamata in causa la responsabilità e l’impegno di tutti gli attori istituzionali, politici e associativi per far sì che i timidi passi avanti che si sono registrati in questi anni, diventino al più presto l’affermazione di una piena condizione di parità, rimuovendo gli ostacolo che ne sono di impedimento”.

fonte: http://www.inps.it


Il tema del gender gap in alcuni lavori presentati al 52° Concorso nazionale EIP


La questione delle pari opportunità e i diritti umani nel Manuale Compass del Consiglio d’Europa

Verso la terra dell’uguaglianza

Istruzioni

Parte 1. Definire il problema e fare un brainstorming per identificare le soluzioni. 15 minuti
1. Chiedete ai partecipanti di dividersi in sottogruppi da 3/5 persone. Distribuite un foglio di carta e penne ad ogni gruppo. Dite loro di disegnare sul foglio tre colonne di uguale larghezza.
2. Ricordate ai partecipanti che nella Terra dell’Uguaglianza c’è una vera uguaglianza di genere. Chiedete ai partecipanti di fare un brainstorming su come dovrebbe essere questo paese. Una persona per gruppo annota nella prima colonna le caratteristiche.
3. Chiedete ai gruppi di pensare a come è la loro vita quotidiana, di riflettere su ogni caratteristica della prima colonna e di cercare di discutere su quali siano i passi necessari per passare dal presente alla futura Terra dell’Uguaglianza. Nella seconda colonna, si devono scrivere i passi da farsi per realizzare le caratteristiche citate nella prima colonna.
4. Poi, chiedete ai partecipanti di riflettere sugli ostacoli che potrebbero incontrare nel loro percorso verso la Terra dell’uguaglianza e su come pensano di superarli. Questi elementi si devono riportare nella terza colonna.

Parte 2. Disegnare la mappa. 40 minuti
1. Brevemente riepilogate come si legge una mappa. Fate vedere come sono evidenziati i confini, il degradare delle montagne, i fiumi e quali sono i simboli utilizzati per le foreste, le pianure, le case, i cavi elettrici, ecc.
2. Adesso introducete l’idea di altri simboli. Chiedete ai partecipanti se conoscono una favola o una storia che utilizza metafore per presentare valori morali descrivendo una persona che intraprende un viaggio. Ad esempio una foresta fitta e scura potrebbe essere utilizzata come metafora per il diavolo oppure una mela rossa potrebbe rappresentare la tentazione. Il viaggiatore potrebbe, per esempio, dimostrare la sua forza morale nuotando in un fiume dove ci sono forti correnti oppure la sua umiltà aiutando un animale in difficoltà.
3. Consegnate un secondo foglio ad ogni gruppo. Chiedete a ciascun gruppo di creare la propria mappa di fantasia rappresentando il paesaggio del presente e del futuro e la strada che li collega. Devono inventare i simboli per le caratteristiche geografiche che aiuteranno e gli ostacoli che renderanno la vita difficile al viaggiatore mentre percorre il sentiero che collega il presente alla Terra dell’Uguaglianza.
4. Tornate in plenaria e chiedete ai gruppi di presentare le mappe.

Debriefing e valutazione

Iniziate discutendo sui diversi metodi di lavoro e sui processi decisionali che ogni gruppo ha seguito per decidere cosa rappresentare e come disegnare le mappe. Continuate poi parlando di come la Terra dell’Uguaglianza potrebbe apparire nella realtà e gli ostacoli per raggiungerla.
• Ai partecipanti è piaciuta l’attività? Perché?
• Qual è stata la colonna più facile e quale la più difficile da completare? Perché?
• Quali sono le principali caratteristiche della Terra dell’Uguaglianza?
• Cosa bisogna cambiare per creare una società dove ci siano pari opportunità?
• In relazione al diritto di non discriminazione, sono giustificate le politiche di discriminazione positiva nel breve periodo per aumentare la parità di genere?
• Se dovessi dare un voto al tuo paese, paragonandolo agli altri paesi del mondo per pari opportunità tra uomini e donne, quale voto gli daresti da 1 a 10, dove 1 rappresenta l’ineguaglianza totale e 10 una uguaglianza quasi ideale?
• Perché è così importante concentrarsi sui diritti delle donne?
• Oltre alle donne, quali altri gruppi sono discriminati nella tua società? Come si manifesta la discriminazione? Quali diritti umani sono violati?
• Come si possono sostenere i gruppi svantaggiati nel reclamare i loro diritti?
• Quale ruolo ha l’educazione in questo processo di empowerment?
• Quale ruolo ha l’educazione ai diritti umani nel processo di empowerment?

Linee guida per i facilitatori

Accertatevi che i gruppi pensino ad esempi concreti di come dovrebbe essere la vita nella Terra dell’Uguaglianza. Cercate di fare in modo che i gruppi elaborino i propri esempi, ma se fosse difficile, potete suggerire di pensare al numero di donne presenti in Parlamento, il numero di donne nei ruoli chiave del management, le differenze di entrate, il numero di ore lavorate da uomini e donne in un giorno e a come impiegano il proprio tempo libero, alla condivisione delle attività domestiche, al numero dei lavoratori part-time, alla violenza domestica, alle molestie a scuola e a lavoro o a come gli uomini e le donne sono ritratti dai media.

Non ponete troppa enfasi nell’utilizzo di simboli perché le metafore per alcune persone non sono facili. Se i partecipanti non sanno come rappresentare graficamente le loro idee, potreste
suggerire l’esempio di una donna che usa il ponte dell’educazione per oltrepassare il fiume dei pregiudizi nei confronti delle donne che vogliono diventare avvocato o un uomo che per raggiungere la sua completa realizzazione insegna a infermieri che si stanno specializzando per lavorare con neonati. Occorre naturalmente pensare ad esempi di stereotipi legati al genere e presenti nella nostra società.

Variazioni

Il gruppo potrebbe voler realizzare i paesaggi creando plastici ed utilizzando materiale di recupero. In questo caso avete bisogno di una buona collezione di scatole piccole, di tubi, carta, sassi, noci di tutti i tipi, di corda e di lana, graffette, ecc., e inoltre di colla e di carta per la base dei plastici.

Il metodo di rappresentare una mappa dal presente al futuro può essere molto adattabile quando si vuole che i partecipanti pensino liberamente ed utilizzino la loro immaginazione per trovare soluzioni ai problemi.

Per mettere in pratica

Prendete in esame le politiche per le pari opportunità nella vostra scuola, associazione o posto di lavoro in relazione alle questioni di genere, discutete su come queste politiche sono messe in pratica e se cambiamenti o miglioramenti sono necessari per far sì che si raggiunga il livello della Terra dell’Uguaglianza.
Inserite “arguments for parity democracy” in un motore di ricerca per trovare il link con un kit molto pratico sul fare lobby e sulle attività della Lobby Europea delle donne (EWL). Potete anche trovare maggiori informazioni sulle donne in politica su www.iknowpolitics.org.

Ulteriori informazioni

Il concetto base di questa attività è “l’empowerment”. Empowerment è difficile da tradurre e talvolta è anche difficile da spiegare. “Empowerment” è sia il mezzo, sia i risultati di una pedagogia che da alcuni è chiamata “educazione liberatoria”.

Qualche definizione di empowerment:
• “L’empowerment comporta lo sfidare le forme di oppressione che costringono milioni di persone a giocare un ruolo nella società su basi inique o in modi che negano i loro diritti umani.” (Oxfam)
• “L’emancipazione, è un processo che mira a dare e a sviluppare i propri mezzi per permettere a ciascuno di contribuire attivamente all’organizzazione della propria vita e della comunità di appartenenza sul piano economico, sociale e politico” (1.000 parole sull’uguaglianza: Glossario dei termini sull’uguaglianza tra gli uomini e le donne – Commissione Europea, DG V, 1998)

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