I diritti dell’infanzia

Un’attività per la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dal Manuale del Consiglio d’Europa


ISTRUZIONI
Cominciate accennando brevemente alla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Domandate ai partecipanti cosa sanno. Passate in rassegna i principali articoli annotati sul vostro cartellone.
Invitate i partecipanti a formare piccoli gruppi di 3/4 persone. Distribuite le buste contenenti le Carte con le affermazioni (vedi allegato in calce).
Spiegate loro la procedura della classificazione “a diamante”. I gruppi dovranno esaminare le 9 affermazioni che saranno loro proposte e valutarne i collegamenti con la loro vita. Dovranno, in seguito, disporre le carte in ordine di importanza in uno schema a diamante posizionando l’affermazione più importante in alto In seguito, sotto,collocheranno una affianco all’altra, le due carte un po’ meno importanti, poi, sotto queste, le tre carte di minore importanza. Il quarto strato sarà formato da due carte ed il quinto da una sola carta, quella meno importante di tutte. Le carte così disposte riprodurranno la struttura di un diamante.
Date ai gruppi 25 minuti per discutere e decidere l’ordine delle carte.
Quando tutti i gruppi avranno terminato, i partecipanti potranno osservare come gli altri gruppi hanno classificato le affermazioni. Riunite tutti i partecipanti in plenaria per il feedback.

DOMANDE DI DISCUSSIONE E VALUTAZIONE
Cominciate col domandare ai gruppi di presentare a turno i risultati delle loro discussioni. Domandate quindi ai partecipanti se hanno apprezzato l’attività e che cosa hanno imparato:
A chi i bambini, nella nostra società, possono rivolgersi in caso di gravi violazioni dei loro diritti?
Come si possono confrontare le diverse classificazioni “a diamante”? Quali le similitudini e quali le differenze?
Perché persone differenti hanno priorità differenti?
Le persone possono affermare che un particolare diritto è più importante di un altro nella loro comunità, ma non è corretto affermare che un diritto è più importante di un’altro di per sé. Perché?
Dopo aver ascoltato gli altri, c’è qualche gruppo che desidera rivedere l’ordine delle carte?
Quali argomenti sono stati i più convincenti?
Generalmente, quali diritti non sono rispettati nella vostra comunità e perché?
Esistono diritti che non figurano nella Convenzione e che, secondo voi, dovrebbero essere previsti?
Perché i bambini hanno bisogno di avere una propria Convenzione?
Se i bambini hanno una loro convenzione, non sarebbe giusto che anche i giovani tra i 18 e i 30 anni abbiano la loro? Che diritti in particolare dovrebbero figurare in una convenzione per i giovani?
I bambini hanno certi diritti in virtù di questa Convenzione ma, in realtà, possono rivendicarli?
Come possono i bambini rivendicare i propri diritti?
Partecipare ai processi democratici è, per gli individui, un modo per far valere i propri diritti; cosa possono cominciare a fare i partecipanti per rivendicare i propri diritti a casa, nella scuola, in altri luoghi?
Quali diritti sono particolarmente rilevanti per i giovani del gruppo?
Il dispositivo “mosquito” progettato per disperdere i giovani dai luoghi pubblici può essere utilizzato ovunque nella propria città? Quali diritti dei giovani viola?

INDICAZIONI PER GLI INSEGNANTI
Troverete più ampie informazioni sul metodo della classificazione a “diamante” nella sezione “Come uare il manuale” a questo link. Precisate ai gruppi che non esiste una maniera giusta o sbagliata di classificare le carte. Devono tenere conto che ciascuno di loro ha un’esperienza differente e, dunque, delle priorità differenti. Nondimeno, all’interno del loro gruppo, devono tentare di raggiungere il consenso sulla classificazione. Dopotutto, nella vita reale, bisogna stabilire delle priorità e prendere delle decisioni nell’interesse di tutti!
Nelle istruzioni ai partecipanti e nella valutazione, assicuratevi che i partecipanti comprendano che la priorità dovrebbe essere attribuita secondo la rilevanza dei diritti dei partecipanti.
Non ha senso parlare di priorità di importanza dei diritti in quanto tale. I diritti umani sono indivisibili e, pertanto, non è corretto affermare che il diritto all’istruzione è più importante della libertà di espressione. Ma è corretto affermare che nella mia comunità il diritto all’istruzione è più importante perché non abbiamo la scuola mentre abbiamo una stampa libera.

INDICAZIONI PER IL CONTESTO SCOLASTICO
Per quello che riguarda le scuole, esaminatene le politiche, la gestione e i programmi per verificare se rispondono agli obblighi ed alle responsabilità derivanti dalla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per esempio, l’educazione proposta persegue lo sviluppo della personalità del bambino, dei suoi talenti e delle sue attitudini o è posta maggiore attenzione al superamento degli esami? Gli alunni hanno il diritto di esprimersi liberamente su tutte le questioni che li riguardano? Le loro opinioni sono realmente prese in considerazione? Esiste un consiglio scolastico e quale è la sua efficacia? La disciplina scolastica è gestita nel rispetto della dignità degli alunni? Come reagisce la scuola agli atti di razzismo e di “bullismo”? Discutete su quali potrebbero essere gli ambiti di miglioramento e su quali misure potrebbero e dovrebbero essere adottate nei diversi casi. Andate nella sezione “Attivarsi per i diritti umani” a questo link e pianificate un intervento. Cercate di non affrontare le questioni, o di agire, in modo da rischiare di mettere (inutilmente) gli insegnanti a disagio e di dare loro l’impressione di volergli “rubare” il potere!

Alcuni approfondimenti: https://www.coe.int/it/web/compass/children


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