Pubblichiamo l’introduzione al nuovo rapporto UNESCO
Se c’è qualcosa che ci ha unito nell’ultimo anno e mezzo, è la nostra sensazione di vulnerabilità riguardo al presente e di incertezza sul futuro. Oggi più che mai sappiamo che è necessario agire con urgenza per cambiare il corso dell’umanità e salvare il pianeta da ulteriori perturbazioni. Ma questa azione deve essere a lungo termine e combinata con un pensiero strategico.
L’educazione svolge un ruolo fondamentale nell’affrontare queste sfide ardue. Tuttavia, come dimostrato dalla pandemia, l’educazione è fragile: al culmine della pandemia da COVID-19, 1,6 miliardi di studenti e studentesse in tutto il mondo hanno dovuto subire la chiusura delle scuole.
Non si apprezza mai così tanto qualcosa come quando si rischia di perderla. Per questo motivo, l’UNESCO accoglie con favore questo nuovo Rapporto, Re-immaginare i nostri futuri insieme: un nuovo contratto sociale per l’educazione, preparato dalla Commissione internazionale sui Futuri dell’Educazione sotto la guida di Sua Eccellenza Madame Sahle-Work Zewde, Presidente della Repubblica Federale Democratica di Etiopia.
Dalla sua fondazione, 75 anni fa, l’UNESCO ha commissionato diversi rapporti globali per ripensare il ruolo dell’educazione nei momenti chiave di trasformazione della società. Il primo fu il Rapporto della Commissione Faure, del 1972, Learning to Be: The World of Education Today and Tomorrow, seguito poi dal Rapporto della Commissione Delors, del 1996, Learning: the Treasure Within (traduzione italiana: Nell’educazione un tesoro). Entrambi i rapporti erano illuminanti e autorevoli; tuttavia, il mondo è cambiato radicalmente negli ultimi anni.
Come quelli che l’hanno preceduto, il Rapporto della Commissione Sahle-Work amplia il dialogo sulle filosofie e i principi necessari per guidare l’educazione al fine di migliorare l’esistenza di tutti gli esseri viventi su questo pianeta. È stato stilato nell’arco di due anni e si basa su ampie consultazioni con oltre un milione di persone.
Se il Rapporto ci insegna una cosa, è che dobbiamo agire con urgenza per cambiare rotta, perché il futuro dell’umanità dipende dal futuro del pianeta, ed entrambi sono a rischio. Il Rapporto propone un nuovo contratto sociale per l’educazione, che mira a ricostruire le nostre relazioni reciproche, con il pianeta e con la tecnologia.
Questo nuovo contratto sociale è la nostra occasione per rimediare alle ingiustizie del passato e trasformare il futuro. Si basa, soprattutto, sul diritto a un’educazione di qualità lungo tutto l’arco della vita, considerando l’insegnamento e l’apprendimento come sforzi sociali condivisi e quindi beni comuni.
Realizzare questa visione dell’educazione non è un compito impossibile. C’è speranza, soprattutto tra le giovani generazioni. Tuttavia, avremo bisogno della creatività e dell’intelligenza del mondo intero per garantire che l’inclusione, l’equità, i diritti umani e la pace definiscano il nostro futuro.
In sostanza, è questo ciò che il Rapporto ci invita a fare. Anche solo per questo motivo, contiene lezioni preziose per ognuno di noi.
Audrey Azoulay
Direttrice generale dell’UNESCO