Giornata della memoria 2025

A Napoli un incontro di commemorazione di Sergio De Simone


Una pietra d’inciampo per ricordare che olocausto significa arresto, deportazione, esperimenti medici e assassinio deliberato di un bambino di soli 7 anni.
La sezione regionale campana di EIP Italia, insieme alla Municipalità 5 di Napoli (Vomero – Arenella) ha scelto di lasciarsi fermare da questa pietra e da questa storia.

Sergio De Simone (numero di matricola 179614 nel campo di Auschwitz), arrestato a Fiume e transitato per il campo di Risiera San Sabba, è stato ucciso il 20 aprile 1945 nella scuola di Bullenhuser Damm. Ma la notizia della sua morte è stata verificata soltanto nel 1983: i suoi genitori lo hanno sempre cercato nella speranza che in qualche modo potesse essere sopravvisuto.

La mattina del 27 gennaio 2025 si aprirà con un Commemorazione di Sergio presso la sua casa alle ore 9.30.

A seguire la Sala Consiliare “Silvia Ruotolo” (via Morghen, 84 – Napoli) ospiterà dalle ore 10.30 un incontro di testimonianza, riflessione e approfondimento coordinato da EIP Italia.

I saluti introduttivi saranno portati da Clementina Cozzolino, Presidente della Municipalità 5, e da Claudio D’Angelo, Assessore alla Cultura.

I successivi interventi, guidati da Margherita Siniscalchi, Presidente della Commissione Scuola sono affidati a Mario De Simone, Titti Marrone, Giulio Delle Donne , Paola Carretta e Silvana Rinaldi.

L’incontro sarà animato dalla presenza degli studenti di alcune scuole del quartiere:
Liceo “Giuseppe Mazzini” con il laboratorio “Facciamo poesia con la musica” (curato dalla prof.ssa Adriana Russo)
Istituto Comprensivo “Sabatino Minucci” con l’orchestra
Scuola secondaria di I grado “Viale delle Acacie” con l’orchestra


La riflessione della dirigente Paola Carretta

La società ha bisogno di “ricordare” la sua storia, compresi quegli eventi che hanno devastato le vite di molte persone, con lo scopo di imparare dal passato e di non ripetere gli errori dei quali essa può essere stata responsabile. La memoria può servire come segnale d’allarme alla società: ci può mostrare come l’azione o la passività umana, il bigottismo, il razzismo, l’intolleranza e altri comportamenti relativamente comuni possono condurre, in determinate circostanze, ad eventi veramente terribili, come le guerre. La connessione tra la memoria e i diritti umani deve essere estesa sia al passato che nel futuro perché, quando si parla di memoria, guardare al futuro è altrettanto importante, e molto spesso troppo trascurato. 

Fare Memoria a scuola non è semplicemente ricordare il passato. Fare Memoria è conoscere le storie del passato perché quelle storie diventino nostre. È provare empatia con quanto accaduto perché si possa arrivare, di conseguenza, a cambiare noi stessi. E a cambiare il presente. La memoria è dunque un momento centrale nella vita delle persone e di una nazione, e dobbiamo fare in modo che si arricchisca e si diffonda sempre più.

Oggi qui si celebra la memoria collettiva, che è comune ad un popolo, ad un gruppo, ad una comunità. E una collettività riesce a riprodurre la sua identità solo attraverso la memoria. Come Associazione  Scuola Strumento di Pace crediamo nei progetti educativi che riguardano la memoria, perché essa è una garanzia per il futuro, una forma di lotta alla perdita di idee, di valori, e anche di vicende umane. “Historia magistra vitae” Si, però gli uomini commettono sempre gli stessi errori, eppure dobbiamo continuare a credere che la pace duratura sia possibile, perché essa è ancora  una fonte di speranza.

L’EIP Italia, nella sua azione pedagogica,  da anni persegue due obiettivi che si intrecciano: il diritto alla memoria e il valore della poesia, perché,  entrambi, aiutano i giovani  non solo a comprendere se stessi ma a conoscere meglio gli altri e ad accettare punti di vista diversi dal proprio. 

In questa giornata perciò gli studenti del Liceo Mazzini, guidati dalla prof.ssa Adriana Russo, che da anni porta avanti con successo il laboratorio teatrale,  ricorderanno le esperienze fatte dai deportati della SHOAH attraverso la lettura declamata di poesie di autori noti, ma anche di ragazzi e bambini, nelle quali troveremo sempre una luce di speranza: che non ci sia mai più guerra e che la Scuola possa essere davvero Strumento di Pace! 

Le poesie sono state tratte da testi che negli anni EIP Italia ha promosso e pubblicato sempre nell’ottica di incoraggiare gli studenti al rapporto con se stessi: non c’è poesia nella quale non agiscano ricordo e attesa, passato e futuro, e soprattutto speranza di un presente migliore.


Per informazioni è possibile contattare la referente regionale di EIP Italia ai seguenti indirizzi:
eipitaliacampania@gmail.com
paolacarretta9@gmail.com



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